Disoccupazione e precariato: come reinserirsi nel mondo del lavoro. Su questo delicato tema ricominciano a Milano gli incontri gratuiti di Standupificio, organizzati dall’associazione Dentro un quadro e aperti al pubblico, per ridurre il malessere causato dalla difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Tornerà a Milano a partire da venerdì 13 maggio con sei appuntamenti mensili gratuiti presso Atelier della Parola nella Stazione Vittoria del Passante Ferroviario di Milano, lo Standupificio: liniziativa promossa dall’associazione Dentro un quadro che permette alle persone in difficoltà perché senza lavoro di incontrare psicologi e psicoterapeuti gratuitamente per rialzarsi (to stand up) e ripartire da sè. Dopo i primi due appuntamenti realizzati nei mesi scorsi alla Casa dei Diritti, lo Standupificio ritorna in seno ad Artepassante, un progetto che ha lo scopo di portare la cultura da oggi anche psicologica – ad un pubblico nuovo e diverso da quello che abitualmente frequenta i luoghi istituzionali preposti alla fruizione della cultura stessa. A quello di maggio, seguiranno gli incontri del 10 giugno, 8 luglio. 23 settembre, 21 ottobre e 25 novembre.
Il tema centrale è quello del lavoro e del disagio da disoccupazione, un problema attuale: secondo i dati Istat a febbraio il tasso di disoccupazione raggiungeva l11,7%. Il disagio da disoccupazione si manifesta spesso con ritiro sociale, ansia, depressione, irritabilità e disturbi psicosomatici. La perdita del lavoro è inoltre annoverata fra i fattori di rischio più comuni per il disturbo post-traumatico da stress, che si manifesta comunemente con distacco emozionale, disregolazioni di rabbia e collera e forme di ottundimento emotivo fino all’immobilità e alinazione. La capacità delle persone di pensare, di riflettere sui propri pensieri e su di sé, è spesso compromessa. Allinterno di questa cornice, Standupificio ha uno scopo duplice: consentire ai partecipanti unesperienza personale e relazionale utile, incentrata sulla valorizzazione delle risorse personali e trasferire strumenti semplici di autoaiuto che hanno un fondamento scientifico.
I sei appuntamenti permetteranno di sperimentare le attività Change e Muro di rabbia e Perle a catena. I partecipanti verranno sempre guidati da uno psicoterapeuta all’interno di tutti e tre i percorsi.
Nel caso di Change, che si ispira alla tecnica cognitivo comportamentale ABC, ideata nel 1957 dallo psicologo Albert Ellis, si ha la possibilità di mettere a fuoco levento della perdita del lavoro, nonché le emozioni e i pensieri corrispondenti, riflettendo insieme su come sia possibile intervenire sul disagio che ne consegue. La messa a fuoco avviene in tre momenti distinti: evento, emozioni, cognizioni, Questa pratica è utile perché il modo personale di pensare e interiorizzare gli eventi, noi stessi, gli altri, è in grado di influenzare il modo in cui ci sentiamo. Muro di rabbia parte invece dal presupposto che sviluppare consapevolezza su di sé e sulle proprie emozioni consenta di gestirle al meglio, contenendole qualora poco adeguate al contesto e tutelando in questo modo il raggiungimento dei propri obiettivi. Muro di rabbia permette ai partecipanti di focalizzare lattenzione su questa emozione: sono messe a disposizione scatole di cartone e carta da imballaggio su cui sfogarsi attraverso il comportamento, per indicarne poi lintensità percepita su un termometro di cartone e, infine, localizzare nel corpo le sensazioni ricorrendo a un manichino. Perle a catena costituisce il momento conclusivo dellintero percorso: i partecipanti vengono aiutati a mettere a fuoco il proprio essenziale, cioè ciò che per ognuno ha valore autentico e dunque, anche in momenti delicati come i periodi di disoccupazione, rimane.
Le date: 13 maggio, 10 giugno, 8 luglio, 23 settembre, 21 ottobre, 25 novembre. Orario: dalle 10 alle 17.
Indirizzo: Atelier della Parola, Stazione Vittoria del Passante Ferroviario di Milano (ingresso da v.le Molise, angolo Via Cena).