Dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo il Monitor dei distretti della Lombardia relativo al terzo trimestre del 2012
• I distretti tradizionali si sono lasciati alle spalle un 3° trimestre 2012 con una contrazione lieve delle esportazioni a valori correnti (-1,5%), che va a sommarsi al calo (dell’1%) sperimentato nel 2° trimestre. I risultati positivi dei primi 3 mesi dell’anno consentono comunque al cumulato dei primi 9 mesi del 2012 di chiudere in crescita dello 0,5%, sul corrispondente periodo 2011.
• A livello di singoli distretti si osservano ancora risultati eterogenei. La contrazione del 3° trimestre è difatti ascrivibile, perlopiù, alle performance dei primi 3 distretti per importanza del controvalore esportato: i metalli di Brescia (-3,1%), i rubinetti e pentolame di Lumezzane (-4,7%), la metalmeccanica di Lecco (-2,3%). La filiera dei metalli ha pagato nel corso del 2012 il forte rallentamento dei consumi di acciaio a livello europeo. Altri distretti a forte specializzazione meccanica hanno incassato, invece, risultati di crescita dell’export: nel caso delle macchine per la concia della pelle di Vigevano (+15,5% nel 3° trimestre) si sono superati i livelli di esportazione 2008. Buone le performance dei tre distretti agroalimentari (che incassano anch’essi volumi superiori a quelli dei primi 9 mesi 2008), dei due distretti legno e di un paio di distretti del sistema moda/tessile (le calzature di Vigevano e il seta-tessile di Como, con esportazioni trainate dal segmento del lusso). In lieve calo, più fisiologico che strutturale, le esportazioni dei distretti della gomma, ad iniziare dalla rinomata “Rubber Valley” bergamasca, che detiene ancora la leadership europea nel segmento e incassa, nel complesso dei primi 9 mesi dell’anno, dei livelli di export superiori a quelli 2008.
• Tanto i mercati maturi quanto i mercati emergenti hanno penalizzato le esportazioni del 3° trimestre 2012. Tra quelli maturi, solo gli Stati Uniti si sono distinti per aver incassato valori di export in crescita (tendenza che accomuna, in verità, i primi 3 trimestri dell’anno). Tra gli emergenti, invece, si annovera un contributo positivo di Turchia (esportazioni metalmeccaniche in primis, per via di un’industria locale in crescita), Cina (export metalmeccanico e di alta gamma: seta/tessile ma anche legno/arredo), Brasile (meccanica) e Arabia Saudita (segmento del lusso).
• Contrazione del 3,6% per le esportazioni dei poli tecnologici lombardi, sempre nel 3° trimestre 2012. Il rallentamento è riconducibile, come nel 2° trimestre, alle performance della filiera regionale dell’Ict (-14%), che sconta un ritardo di competitività. Risultati positivi per il polo farmaceutico (+5%) e per quello aerospaziale (+9,9%), che ha fatto il suo ingresso nel nuovissimo Cluster tecnologico nazionale aerospaziale. Ad agire da traino, per queste produzioni, i mercati maturi, in primis Francia e Stati Uniti.
• I dati sugli ammortizzatori sociali attivati nei primi 11 mesi dell’anno mettono in luce un ritorno alla crescita della Cassa Ordinaria nei distretti tradizionali, che condiziona il monte ore autorizzate complessivo (77,6 milioni), in crescita del 3%. La CIGO, legata a situazioni di crisi congiunturale, raggiunge un peso prossimo al 50%. In discesa il monte ore di Cassa Straordinaria, legato a situazioni di crisi strutturale; che rimane, tuttavia, elevato (peso del 35,5%, nei tradizionali). In corrispondenza dei poli tecnologici il monte ore autorizzate CIG (5,9 milioni) decresce complessivamente del 20,3% nei primi 11 mesi 2012, grazie al calo della CIGS, che detiene tuttavia un peso prossimo al 67,1%.