Si terrà il 15 marzo, a Napoli presso l’hotel Royal Continental, il convegno “Il futuro dei rappresentanti doganali e dei customs brokers”, organizzato da Confiad, Confederazione internazionale degli agenti doganali e Anasped, Federazione italiana delle associazioni territorialmente localizzate di doganalisti.
“In Europa l’armonizzazione di norme e procedure non è stata realizzata del tutto anche a causa dell’esistenza di realtà socio-economiche eterogenee tra i singoli Stati membri che pregiudica il buon funzionamento del mercato interno”, dice Giovanni De Mari, (nella foto) presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali www.cnsd.it . “La mancata armonizzazione, costituisce un fattore di distorsione dei traffici che penalizza i nostri porti e più in generale il sistema Italia. Attualmente non esiste nell’Unione europea un’analisi dei rischi comune. I singoli Stati effettuano i controlli secondo modalità e tempi diversi in cui prevalgono in molti casi gli interessi nazionali su quelli dell’Unione Europea. Per questo la standardizzazione dei controlli a livello comunitario e l’armonizzazione dell’analisi dei rischi è un obiettivo fondamentale che va perseguito”.
In questo contesto assume un ruolo chiave il rappresentante doganale, che costituisce l’anello di congiunzione tra dogana e impresa. Il customs broker (spedizioniere doganale o doganalista) ha rivestito fino ad oggi in molti paesi membri dell’Unione un ruolo importante di intermediazione qualificata dell’impresa nei confronti delle dogane e di partner affidabile di queste ultime per l’internazionalizzazione. Ma qual è il futuro di questa figura professionale, alla luce dei nuovi regolamenti europei? Se ne parlerà a Napoli, con dati inediti e proposte concrete, perché da questo settore può davvero dipendere una parte fondamentale della possibile ed auspicabile ripresa.
Tra gli altri interverranno all’incontro: il presidente di Confiad, Massimo De Gregorio, il presidente Federale Anasped, Cosimo Ventucci, Giovanni De Mari, presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali, Domenico De Crescenzo, vice presidente Federspedi, Alberto Libeccio, direttore interregionale agenzia dogane e monopoli – Campania e Calabria, Cristina Muscardini, vice presidente della Commissione commercio internazionale – Parlamento Europeo, Miroslaw Zielinski, direttore della DG Taxud, Giuseppe Peleggi, direttore dell agenzia delle dogane e dei monopoli, George Zografos, president Ifcba – International Federation of Customs Brokers Association, Mario Oliveira vice presidente CitiI Clecat – Comité de Liaison Européenne des Commissionaires et Auxliaires de Transport du marché commun, Mrs Anne Sandretto, director Tlf – vice presidente Confiad.
Chi sono i doganalisti?
I doganalisti sono definiti dalla legge esperti in materia doganale, fiscale, merceologica, valutaria, e in quant’altro si riferisce al commercio internazionale. Il titolo di “spedizioniere doganale” spetta a coloro che hanno superato un apposito esame di Stato (il quale è volto ad accertare il possesso di specifici requisiti di competenza e di ‘fiduciarietà’). Il Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali (Cnsd), ordine professionale istituito con la legge 22 dicembre 1960, n. 1612 è l’organo preposto al coordinamento, controllo e formazione degli spedizionieri doganali (o doganalisti) iscritti nel relativo Albo professionale. Il Cnsd ha sede in Roma e conta più di 2.000 iscritti.
Confiad, Confederazione internazionale degli agenti doganali, è stata fondata nel 1982 per dare una voce europea agli spedizionieri doganali stabiliti negli Stati membri dell’UE. Successivamente ha consentito di partecipare alla sua organizzazione anche le associazioni di spedizionieri doganali di altri Stati non membri dell’UE. Confiad oggi è una rete Pan europea di associazioni che rappresentano gli interessi degli spedizionieri doganali a livello nazionale. Gli scopi della Confederazione sono la difesa ed il coordinamento degli interessi dei membri delle organizzazioni, al fine del raggiungimento di un’ampia convergenza legislativa, regolamentare e professionale tra i servizi di intermediazione doganale offerti nei Paesi di stabilimento dei suoi membri. Ad oggi Confiad in-corpora circa 20.000 aziende (principalmente piccole e medie imprese) attive nel settore dei servizi doganali ed impiegano circa 250.000 lavoratori in tutta l’Unione Europea.