Doganalisti: EXPO 2015. Le opportunità per l’Italia nel comparto Import/Export
Con expo 2015 aumento del 3% dell’export italiano
De Mari: “Con le riforme strutturali l’Italia può tornare ad essere una piattaforma importante per gli scambi internazionali.”
Si è tenuto oggi, 5 aprile, presso Villa Erba – Cernobbio (CO) il convegno dal titolo “EXPO 2015 Opportunità ed efficienza negli scambi internazionali e ruolo dei doganalisti”, organizzato dal Consiglio Territoriale degli Spedizionieri Doganali della Lombardia e dal Consiglio Nazionale degli Spedizionieri.
Il convegno ha offerto l’opportunità di approfondire le problematiche logistiche e doganali legate all’organizzazione dell’EXPO di MILANO 2015. L’enorme flusso di persone, merci ed attrezzature generato dall’evento porrà infatti delicati problemi organizzativi e di gestione. Un aspetto particolarmente critico è l’arrivo in fiera dei prodotti agroalimentari, essendo l’alimentazione una dei maggiori protagonisti dell’EXPO 2015. La movimentazione di tali prodotti dovrà infatti essere attentamente pianificata e monitorata, trattandosi di merci deperibili, per cui controlli estremamente mirati ed efficaci dovranno essere eseguiti nella fase dello sdoganamento. Con l’expo 2015 si prevede un aumento dell’export italiano del 3%.
“Abbiamo fortemente perseguito la realizzazione di questo convegno per migliorare l’offerta professionale, per sensibilizzare gli operatori economici sull’importanza dell’evento e sulla necessità di usufruire di esperti di commercio internazionale che possano fornire un valido supporto alle aziende e contestualmente aiutare le istituzioni deputate ai controlli nel controllo dei flussi di merci provenienti dall’estero. Gli arrivi dei prodotti agroalimentari dovranno essere gestiti secondo criteri di particolare efficienza, senza tuttavia sacrificare gli aspetti di sicurezza che mirano a tutelare la salute dei cittadini”. – ha dichiarato Aldo Lupi, Presidente del Consiglio Territoriale Spedizionieri Doganali della Lombardia.
“E’ fondamentale che le semplificazioni procedurali strutturate per l’ Expo 2015 vengano estese all’intero territorio nazionale per ridare al paese quella competitività che serve affinché l’Italia torni ad essere una piattaforma importante per gli scambi internazionali in Europa. Il ruolo dello spedizioniere doganale, esercitato nell’ambito di un quadro di regole comuni europee, costituirà l’elemento fondamentale per affrontare la continua evoluzione dei traffici (oggi parliamo di circa 20.000.000 di dichiarazioni doganali all’anno) e garantire il regolare flusso delle merci nel nostro territorio. La natura sempre più variegata e complessa delle esigenze delle imprese che commerciano con l’estero e le continue modifiche delle regole sugli scambi hanno trasformato lo spedizioniere doganale da mero trasmettitore di dati ed informazioni alle dogane, a consulente di commercio internazionale – ha spiegato il Presidente del Consiglio degli Spedizionieri Doganali, Giovanni De Mari, che ha poi aggiunto – La trasformazione del mondo dei traffici ha aperto nuovi orizzonti di lavoro nel campo della merceologia, della logistica, della pianificazione doganale e valutaria e della contrattualistica internazionale.
“La Lombardia rappresenta la principale porta di ingresso del traffico aereo nazionale di import /export – commenta l’Assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia –. La filiera logistica giocherà quindi un ruolo chiave nella movimentazione delle merci nell’ambito dell’EXPO 2015. Fondamentale sarà il contributo delle cosiddette catene logistiche “veloci”. In occasione dell’evento, il forte aumento di flussi di merci previsto nell’area milanese e lombarda potrà essere gestito efficacemente, soprattutto per particolari segmenti merceologici, dall’hub aeroportuale di Malpensa anche grazie all’iniziativa denominata “Malpensa Smart City delle Merci”, per la quale si sono molto adoperati Regione Lombardia in collaborazione con SEA e le associazioni di doganalisti. Questo progetto intende realizzare un’eco-sistema di digitalizzazione dei flussi informativi legati alla movimentazione aeroportuale dimezzando i tempi di controllo delle merci in arrivo e in partenza, in modo da avvicinare l’efficienza dei nostri scali aeroportuali a quelli più avanzati in Europa, nostri diretti competitor dal punto di vista economico e commerciale”.