Dal 1952 Duplomatic Oleodinamica – www.duplomatic.com – è attiva nel settore oleodinamico con entrambi i componenti e sistemi. La società che lo scorso anno ha realizzato 50 milioni di euro è entrata a fare parte di Elite il progetto di Borsa Italiana dedicato alle Pmi, nato poco più di un anno fa, con l’obiettivo di supportare aziende non quotate nel loro percorso di crescita attraverso attività mirate rendere le aziende più competitive entrando in contatto con un network selezionato di investitori internazionali e operatori professionali. Abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Duplomatic Oleodinamica, Roberto Maddalon.Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere aderendo a Elite?
L’adesione ad Elite risponde alla necessità della nostra azienda di prepararsi ad un eventuale approdo alla quotazione in borsa entro i prossimi 4 o 5 anni. Benché Duplomatic Oleodinamica abbia introdotto da diversi anni ormai principi contabili e organizzativi in linea con gli standard internazionali e con le esigenze dettate dalla gestione delle private equities (AXA prima, Progressio SGR oggi), diverse sono le tematiche da approfondire per garantire un corretto approccio alla nuova sfida. Quanto proposto da Elite va al di là di meri principi tecnici attuativi e anzi, va ad ampliare e arricchire il terreno di potenziale sviluppo dell’intero sistema aziendale.
Prima di entrare a fare parte di questo progetto quali sono state le iniziative prese per fare crescere la vostra impresa?
Come anticipato, tra le varie pietre miliari degli oltre 60 anni di vita dell’azienda, l’ingresso nella compagine sociale dei fondi d’investimento, ha segnato un importante punto di svolta. Nel 2008, sotto il segno di AXA, è stato intrapreso con decisione un consistente processo di internazionalizzazione che ha di fatto modificato il paradosso di mercato caratteristico, che vede oggi la maggior parte del fatturato realizzarsi oltre confine. Oltre a un più attento e completo approccio al mercato estero, Duplomatic Oleodinamica nel 2011 ha acquisito il controllo e la proprietà di Continental Hydraulics, società statunitense il cui brand è affermato prevalentemente con riferimento alla produzione di pompe per sistemi oleodinamici. Questo ha consentito sia di ampliare il know-how proprio di Duplomatic Oleodinamica a un area contigua della sua offerta, sia di rafforzare la posizione nel continente americano.
Cosa vi aspettate dal supporto di Borsa Italiana?
Borsa Italiana può contribuire al nostro processo di crescita mediante questa importante opportunità di arricchimento culturale. Il percorso Elite ci aspettiamo, come anticipato, possa ampliare ulteriormente il nostro bagaglio di conoscenze operando su due fronti: il pooling di informazioni realizzato col dialogo coi “compagni di corso”; il trasferimento di competenze garantito dall’esperienza specifica di Borsa Italiana /London Stock Exchange e veicolato da docenti di elevata caratura. In un secondo momento, laddove Duplomatic Oleodinamica dovesse essere quotata, Borsa Italiana rappresenterà un terreno di prova ancora più ‘sfidante’ di quello attuale, con dinamiche sempre più rapide ed esigenti che ci consentiranno di ottimizzare sempre più i nostri processi, di migliorare le nostre conoscenze e, in generale di raggiungere nuovi importanti traguardi.
Quali sono le difficoltà principali per trovare investitori nazionali e internazionali?
Per rispondere a questa domanda, faremo nuovamente riferimento all’importanza della presenza del fondo d’investimento nel nostro assetto societario. Di fatto è proprio grazie a questa peculiarità che difficoltà di questo tipo sono state affrontate e superate. I gestori del fondo si occupano di individuare gli investitori e, per garantire loro un’adeguata remunerazione dell’investimento, di supportare il management aziendale (che pur detiene quote di minoranza) nella realizzazione del business plan.
A parte l’entrata in Elite quali altre iniziative avevate ipotizzato per fare crescere la vostra azienda?
La quotazione in borsa rappresenta solo uno dei possibili scenari prospettabili all’exit del fondo d’investimento attuale. Il termine del periodo d’investimento caratteristico coincide col raggiungimento di ambiziosi ed impegnativi obiettivi. Tutto questo per dire che l’adesione ad Elite non era valutata come alternativa ad altre, bensì come strettamente necessaria a corredo delle altre azioni necessarie per la crescita entro i parametri prefissati. Accanto a questo processo dunque se ne affiancano altri, come l’ampliamento dell’attuale gamma prodotti, il potenziamento delle attività di marketing, la crescita della rete distributiva e l’acquisizione di altre realtà di settore (sulla strada tracciata nel 2011 dall’acquisizione di Continental Hydraulics).