Ecolight non butta via (quasi) niente

Sono quasi 25mila le tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (raee) raccolte lo scorso anno delle quali 23.300 inviate a recupero. Lo scrive il Rapporto sociale 2011 pubblicato da Ecolight, consorzio no profit che raggruppa circa 1.500 aziende. Grazie all’attività svolta nella gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche nel 2011 Ecolight ha avviato a recupero 12mila tonnellate di ferro, 5mila tonnellate di plastica, mille di alluminio e 800 di vetro. Buoni risultati anche dalla gestione delle pile e degli accumulatori esausti che ha assicurato 204 tonnellate di rifiuti con un tasso di recupero del 96,5%. Il numero di aziende consorziate è cresciuto del 25% e ingloba il 90% delle aziende della Gdo. Un valore importante che testimonia la maggiore sensibilità delle imprese per il recupero e il riciclaggio dei materiali. Sul fronte della gestione il consorzio ha operato nella raccolta dei raee domestici in 2.775 punti di prelievo dislocati nei centri di raccolta comunali e nei  negozi attraverso il servizio Uno contro Uno dedicato alla distribuzione; e nella raccolta dei rifiuti elettronici professionali direttamente presso le aziende. Nel complesso si tratta di un sistema che funziona e inizia a dare risultati significativi. Ma può crescere ancora. In Italia si sono raggiunti i 4,3 kg di raee pro capite per abitante contro i 10 kg di altri paesi. Costituito nel 2004, Ecolight è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle pile e degli accumulatori. Il consorzio che raccoglie circa 1.500 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee. www.ecolight.it

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