Entro il 31 agosto si possono chiedere fondi per la mobilità

Entro il prossimo 31 agosto scadono i termini per accedere allo stanziamento per finanziare iniziative di mobilità sostenibile come bike sharing, bike pooling, car pooling, car sharing e piedibus.

35 milioni per imprese e scuole

Sono previsti fino a 35 milioni di euro in favore delle imprese e delle Pa e altri 15 milioni destinati alle scuole. Per ottenere i fondi aziende e istituti scolastici devono identificare i manager della mobilità. Inoltre predisporre un piano di spostamenti casa-lavoro (PSCL) del personale e casa-scuola del personale scolastico e alunni.

Nel Decreto Rilancio la figura del manager della mobilità, incaricata della supervisione del piano di spostamenti casa-lavoro, è diventata obbligatoria per Pmi e aziende, in cui lavorano almeno 100 addetti. Entro ogni fine anno le aziende con più di 100 dipendenti o che hanno sede in Comuni con più di 50.000 abitanti sono obbligate ad adottare un PSCL.

Serve esperienza nella gestione in ambito P.A.

Un compito non semplice per quelle realtà che, per dimensioni e per struttura, non sono avvezze a gestire programmi complessi di welfare. E qui entrano in gioco aziende con esperienza di gestione in ambito P.A. Come Pin Bike attiva a Bari, Foggia, Pescara, Bergamo e negli 11 comuni del Patto della Zona Ovest nell’Area Metropolitana di Torino.

Formazione per i mobility manager

Pin Bike offre corsi di formazione per i manager della mobilità aziendale e la redazione dei piani di spostamenti casa lavoro che tengano conto di ogni esigenza integrando le modalità di trasporto presenti. Auto di proprietà, auto aziendali, biciclette, bici condivisa per creare progetti certificati e rendicontabili, documentazione per l’accesso al fondo.

Ottenuti i fondi l’azienda può contare su un sistema integrato di mobilità – bike to work e car pooling. Il sistema prevede un hardware (da montare sulle biciclette, a prova di frodi). Inoltre un software (app iOS/Android nel caso del carpooling) e un portale web di monitoraggio (dashboard) a disposizione del manager della mobilità e delle HR.

Tutti gli incentivi sono esentasse

Gli incentivi guadagnati con Pin Bike sono esentasse e possono entrare nel calcolo dei fringe benefit. La Legge di conversione del Decreto sostegni ha confermato il raddoppio. Ha fissato a 516,46 euro la soglia entro la quale beni e servizi riconosciuti ai lavoratori non concorrono a formare reddito (a fronte dei 258,23 originari).

Pin Bike è il sistema antifrode che permette di rilasciare incentivi chilometrici agli utenti/cittadini che utilizzano la bicicletta di proprietà. Anche l’auto condivisa per spostamenti urbani ed extra-urbani.

Obiettivo di Pin Bike: affiancare P.A., imprese e scuole nell’incentivazione della mobilità sostenibile, con un’iniziativa di gamification. Pin Bike è una startup ideata da Nico Capogna, pugliese, ambientalista e ciclista urbano.

Pin Bike gestisce il progetto per il rilascio di incentivi al bike to work di AUSL di Bologna e AOUBO-IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, che contano oltre 9000 lavoratori. Il prossimo anno Pin Bike varcherà i confini nazionali avviando progetti pilota per rilasciare incentivi al bike to work per i cittadini di Istanbul, Tallinn e Braga. Un progetto possibile attraverso un fondo dell’EIT-Istituto europeo di innovazione e tecnologia dedicato alla urban mobility.

 

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