Gdo: Esselunga balza in vetta, continua il dominio dei brand italiani: quattro in top-five.
Cambio al vertice nella classifica dei migliori brand online della grande distribuzione nel mese di luglio. Esselunga scalza dalla prima posizione Ipermercati Iper che scala in seconda piazza. È quanto emerge dalla classifica di BEM Research che ha analizzato l’andamento su Internet di 19 marchi del settore con siti web in lingua italiana. Esselunga ottiene il punteggio massimo per trend di ricerca, velocità e usabilità; Ipermercati Iper fa meglio per visibilità, ma è indietro con i trend di ricerca. Al terzo posto si conferma Coop. A giugno condivideva la posizione con Decathlon, ma in trenta giorni la società francese scende al quarto posto. Chiude la top-five Bricocenter, azienda italiana specializzata in bricolage.
Il settore in media registra i 35,7 punti-indice, un dato che è in calo dell’1,2% rispetto alla precedente rilevazione Esselunga, numero uno a luglio, totalizza 46,6 punti-indice; Ipermercati Iper 46 e Coop 41,6. Il grado di competizione sul web dei diversi marchi è “medio basso”, ma rispetto a un anno fa il numero delle ricerche su Google legate al settore è in crescita di circa il 20%. “Nella grande distribuzione i marchi made in Italy continuano a rappresentare un’eccellenza. Nella top-five ci sono quattro brand italiani, con Decathlon unica presenza straniera”, spiega Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research. “È un settore che ha saputo innovarsi e che continua a farlo. Chi vende prodotti agroalimentari riesce a raggiungere un pubblico sempre più ampio e aumenta la base dei propri clienti grazie all’e-commerce. La GDO può contare, inoltre, su un pubblico fedele disposto a cercare online il proprio distributore preferito”.
METODOLOGIA
L’indice BEM Rank, grazie al quale viene prodotta mensilmente la classifica BEM Research, prende in considerazione 5 parametri quali: 1) i brand maggiormente cercati su Google; 2) la visibilità dei siti web su parole chiavi ad alto traffico relative al settore di riferimento; 3) la velocità di caricamento delle pagine web; 4) l’usabilità dei siti web; 5) il grado di competizione online nel settore in cui l’azienda opera calcolato in base al numero di aziende che effettuano campagne pubblicitarie a pagamento.