Negli ultimi 24 mesi Fedrigoni ha saputo garantire la continuità del business, producendo a pieno regime in tutte le fabbriche e mantenendo la propria marginalità. Questo risultato è stato reso possibile grazie ad interventi efficaci sui processi, dalla supply chain agli acquisti, dai trasporti alla distribuzione. Un ingrediente che ha giocato un ruolo chiave è stato il riposizionamento, negli ultimi due anni, verso quei segmenti di offerta premium destinati al mercato del lusso.
Puntare i segmenti in crescita e con maggiore resa
Nella divisione carta per esempio Fedrigoni ha spostare gradualmente la produzione verso il mondo del packaging di lusso e delle altre applicazioni creative e artistiche. Con un aumentato di volumi e di vendite. L’andamento di Fedrigoni nonostante l’instabilità del mercato, è uscito dal 2021 in forte crescita. E ha ottime prospettive per il 2022.
In arrivo un super premio unico di 2800 euro medio
Questi dati portano con sé numerose ricadute positive, tra cui un Premio unico di risultato da record. Istituito lo scorso anno per 2.200 dipendenti in Italia, stante un valore base di 2.100 euro, quest’anno la media si attesta a 2.800 euro. Con punte di 3.450 euro.
Cifre che vengono incrementate da Fedrigoni del 15% se destinate al programma di welfare aziendale. Il programma offre un paniere di beni e servizi a prezzi agevolati. Introdotta quest’anno, l’opzione è stata scelta dal 35% degli impiegati e il 20% degli operai.
Previste anche nuove assunzioni
Per supportare la crescita negli ultimi due anni sono state assunte in Italia in media 130 persone all’anno (900 a livello globale negli ultimi tre anni). Inoltre sono stati realizzati importanti investimenti per lo sviluppo prodotti, l’innovazione e il potenziamento della capacità produttiva.
“Nel 2021 abbiamo spinto l’acceleratore sugli investimenti, con un piano di oltre 66 milioni di euro (oltre il 40% in più del 2020) finalizzato ad aumentare la capacità produttiva. Oltre che a insistere su ricerca e sviluppo dei nostri prodotti”. Dice l’Ad Nespolo. “Anche per il 2022 abbiamo previsto un budget di investimenti molto significativo e in crescita. Nella divisione Paper prevediamo 43 milioni di euro di investimento tra R&D e aumento della capacità produttiva. In particolare, nell’area delle Marche (Fabriano, Pioraco, Castelraimondo), a Verona e in Trentino (Arco). Lì realizzeremo interventi di potenziamento dei macchinari per rendere sempre più sostenibile il processo produttivo e crescere su segmenti promettenti.
Nella divisione Self-Adhesives, invece, degli oltre 24 milioni di euro previsti nel 2022, circa 9 milioni saranno destinati agli impianti di Sassoferrato, in provincia di Ancona. Oltre ad Arco di Trento, per l’installazione di nuovi macchinari e l’efficientamento di quelli esistenti”.
Fabriano asset strategico del gruppo
“Il brand Fabriano è per noi un asset strategico che vogliamo mantenere e rafforzare all’interno del percorso di crescita globale. Non c’è alcun piano definito, ma stiamo esplorando tutti gli scenari percorribili per ottenere il massimo potenziale dal segmento ufficio. Come la riconversione di alcune macchine, la creazione di partnership industriali o di collaborazioni. Inoltre il cambiamento nei volumi venduti e nel mix di prodotti, privilegiando quelli più profittevoli e con maggiore potenziale di crescita”.