Festivaletteratura Mantova dal 6 al 10 settembre

La 27ª edizione del Festival della Letteratura si svolgerà dal 6 al 10 settembre a Mantova con la partecipazione di oltre trecento tra scrittrici provenienti da tutto il mondo.

Alla ricerca delle parole per leggere e raccontare il nostro tempo

Un Festival che si confronta con i canoni, si allea con le Arti tutte, punta lo sguardo sulla storia recente, rimette al centro istanze sociali che sembrano scomparse dal dibattito pubblico. Mette in dialogo autori e lettori, e si pone al servizio di giovani e bambini, coinvolgendo musei e centri di ricerca. Il Festival parla di luoghi lontani, di sport e di ambiente e non smette mai di essere romantico!

Trovare le parole

Trovare le parole è la sfida che attraversa la ventisettesima edizionedi Festivaletteratura che si terrà a Mantova da mercoledì 6 a domenica 10 settembre. Arriva in un momento storico in cui dare nome alle cose e a quanto ci succede intorno sembra sempre più arduo e ingannevole.

Mettere insieme le parole, provare a ricucirne il senso, misurarne la “tenuta” e farne dialogo è lo sforzo che da sempre impegna Festivaletteratura e si esprime nel chiamare autrici e autori da tutto il mondo. Obiettivo: aprire sempre nuovi spazi di ascolto e di scambio, nel tentare operazioni di aggancio più o meno ardite tra linguaggi e narrazioni diverse per leggere. Il tutto attraverso la letteratura – una realtà che parla e ci sembra non dire.

Inedita alleanza con le arti, per dare più forza ed evidenza alle parole e riportarle in piazza

Questa ricerca nell’edizione 2023 prende la forma di un possibile rovesciamento dei canoni sotto la spinta di generi, cittadinanze e appartenenze che si vanno ridefinendo. Di un’inedita alleanza con le arti, per dare più forza ed evidenza alle parole e riportarle in piazza. Di una partita da riaprire con la letteratura e la storia del nostro recente passato; di istanze sociali che premono per rientrare nel discorso collettivo. E ancora di modalità più intense e raccolte di confronto tra autori e lettori. E inoltre di ragazze e ragazzi che per primi sentono l’urgenza di ritrovarsi nelle parole e al Festival arrivano desiderosi di interrogarle. Ridiscuterne il significato, aprirle alla propria esperienza.

Uscire dai suoi luoghi più “tradizionali” muovendosi dentro e fuori la città

Spingersi in questa direzione porta Festivaletteratura anche a uscire dai suoi luoghi più “tradizionali” muovendosi dentro e fuori la città. E insieme a lavorare sui tempi lunghi con centri di studio, musei e altre realtà per far sì che le parole restino e continuino a raccontare.

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