Si avvicina la vendita di Twitter. Tra le migliori offerte recapitate sul tavolo del ceo Jack Dorsey quella di Marc Benioff, ceo di Salesforce, secondo gli analisti potrebbe potrebbe battere le concorrenti Google e Walt Disney.
L’indiscrezione del Wall Street Journal è chiara: questa settimana la vendita di Twitter ha forti possibilità di arrivare al suo epilogo. Salesforce, Google e Walt Disney metteranno sul tavolo la proposta di acquisto per una società alle prese con una crescita degli utenti anemica e sotto pressione del mercato, come dimostrato dal recente calo dei titoli. Lo scorso maggio, dopo più di un anno dal suo nuovo incarico il trentanovenne ceo di Twitter, Jack Dorsey, (che aveva sostituito Dick Costolo nel maggio del 2015) aveva annunciato che Twitter non avrebbe più contenuto foto e link nel limite di 140 caratteri per liberare più spazio a disposizione per il testo. Un tentativo per attirare nuovi utenti visti il numero di tweets giunti al suo minimo storico di circa 300 milioni rispetto ai 500 milioni del settembre 2013 e al suo picco di 661 milioni dell’ agosto 2014. Anche se l’offerta di Salesforce potrebbe spuntarla alcuni analisti hanno il sospetto che alla fine Dorsey (1,2 miliardi di dollari di patrimonio) potrebbe favorire Walt Disney Company di cui dal 2013 è membro del Consiglio di amministrazione.
SALESFORSE TRA I PRETENDENTI
La posta in gioco per l’amministratore delegato di Salesforce, Marc Benioff, è elevata: il suo obiettivo è quello di portare a casa un’acquisizione importante che consenta di mettere le mani su un importante e ampio ‘tesoro’ di dati di un marchio con una forte presenza e diffusione fra i consumatori. ”I dati sono la valuta nel nuovo ordine mondiale del software” ha detto l’amministratore delegato di Salesforce la scorsa settimana. Benioff (nella foto di apertura) considera Twitter un ”gioiello” con un potenziale pubblicitario ancora tutto da esplorare. Per Salesforce si tratterebbe di un’acquisizione importante dopo il fallimento nell’acquisizione di LinkedIn, dove ha dovuto gettare la spugna di fronte a Microsoft che si è aggiudicata una delle acquisizioni più alte di sempre con 26,2 miliardi di dollari e cpsì poter contare sulle informazioni di circa 433 milioni di utenti iscritti al social network.
UN AZZARDO PER BENIOFF?
Twitter potrebbe costare molto caro a Salesforce. Per acquisire Twitter la società fondata nel 1999 da Parker Herris, Dave Moellenhoff, Frank Dominguez e Benioff, dovrebbe impegnare una cifra pari a più di un terzo della sua capitalizzazione. Per Google i possibili 20 miliardi di dollari di Twitter rappresenterebbero una somma ridotta a fronte della sua capitalizzazione da 500 miliardi di dollari. Sarebbe indifferente anche per Walt Disney, che vale quasi 150 miliardi di dollari. ”Non ci sono garanzie che Twitter possa attirare offerte abbastanza alte da innescare la vendita” hanno messo in evidenza gli analisti del Wall Street Journal. Marc Benioff, presidente e ceo di Salesforce è un pioniere del cloud computing. Ha fondato l’azienda nel 1999 con l’obiettivo di creare un nuovo tipo di società di software enterprise, con un nuovo modello di tecnologia basata sul cloud, un nuovo modello di business pay-as-you-go e un nuovo modello di filantropia aziendale. Per il suo approccio rivoluzionario, Salesforce per cinque anni consecutivi è stata nominata una delle più innovative aziende da Forbes Magazine, una delle aziende più ammirate di Fortunee una delle prime otto per cui lavorare.Benioff ha creato il modello 1-1-1 che sfrutta le risorse di Salesforce per migliorare le comunità in tutto il mondo: la donazione dell’ 1% del prodotto di Salesforce, 1% del patrimonio netto e l’1% del tempo dei dipendenti per aiutare organizzazioni non profit a realizzare i loro programmi. Un modello oggi adottato da più di 700 aziende nel mondo. Secondo Benioff le imprese sono le più grandi piattaforme per il cambiamento nel mondo abbracciando l’approccio multistakeholder del World Economic Forum fondato da Klaus Schwab che coinvolge non solo gli azionisti, ma a tutte le parti interessate – clienti, dipendenti, partner, comunità e ambiente – per rendere il mondo un posto migliore. Prima di lanciare Salesforce, ha trascorso 13 anni in Oracle Corporation.