Finanziamenti alle imprese per promuovere il Veneto nell’economia globalizzata.
E’ questo l’obiettivo che si prefigge la Regione Veneto e per il quale mette a disposizione delle imprese locali 20 milioni di euro. Denaro che servirà a coprire interamente i costi di progetti pluriaziendali finalizzati all’internazionalizzazione di piccole e medie imprese, ma anche professionisti e lavoratori autonomi.
Ieri alla conversazione sul tema “Veneto che va nel mondo”, il protagonista è stato Alberto Canepari, cofondatore della società di consulenza GC&P con sede ad Asolo, che ha illustrato i contenuti dei bandi attualmente aperti. “I progetti vengono realizzati da Enti accreditati dalla Regione Veneto per gestire i fondi FSE/FESR, come è la nostra società di consulenza”, ha spiegato Canepari. “Per le imprese saranno iniziative a costo zero, perché interamente coperti dal contributo della Regione. GC&P si occuperà dunque dell’intera progettazione, della realizzazione e dello svolgimento dei progetti, fino alla loro rendicontazione, necessaria in questi casi”.
Ogni progetto che viene presentato dovrà avere un valore che sta tra i 70 e i 300 mila euro.
Due le scadenze del bando, una che si chiude il 30 settembre e l’altra il 31 ottobre. Le aziende sono invitate ad aderire alle attività previste, in qualità di partner, e potranno usufruire di un mix di strumenti che i consulenti hanno identificato come funzionali allo sviluppo delle imprese nel contesto internazionale. In particolare, i progetti GC&P si articoleranno in seminari, ai quali vengono invitati potenziali partner stranieri, interessati ai prodotti delle aziende venete; attività di formazione interaziendale sui temi dell’internazionalizzazione, formazione linguistica (che si svolgerà in azienda), consulenza e ricerca di contatti per l’apertura di nuovi mercati, coaching per sviluppare competenze interne alle aziende, attività di temporary export management, attività di marketing come partecipazione a fiere, viaggi d’affari e altro. “Per entrare nel mercato globale servono strategia e metodo.”, ha proseguito Canepari. “Tra imprese che abbiamo accompagnato in questi anni ricordiamo alcuni casi di successo: un’azienda del Padovano che produce frutta e verdura bio e una del Bellunese che produce cioccolato bio stanno entrando nei mercati di Germania, Austria, Svizzera, Croazia, Slovenia e Repubblica Ceca; un produttore di specchiere della provincia di Treviso si sta avvicinando al mercato degli Emirati Arabi; un’azienda meccanica ha iniziato a fare business in Germania, una del settore edile si è espansa in Europa, Iran e Canada; una realtà del settore arredo è entrata negli Emirati Arabi, Qatar e Singapore; un’azienda del mondo dell’illuminazione in Europa e Russia”.