Che cosa significa il fiscal cliff negli Stati Uniti per gli investitori che, quando si rivolgono all’azionario globale, privilegiano i dividendi? Troverete qui sotto un commento di Stephen Thornber, Gestore del fondo Threadneedle Global Equity Income:
“Crediamo che il 2013 si preannunci un anno positivo per gli investitori in azionario globale alla ricerca di dividendo dopo che i politici statunitensi all’inizio dell’anno sono giunti ad un accordo sulle tasse risolvendo in parte la questione del fiscal cliff. Gli investitori in azionario globale alla ricerca di dividendo hanno seguito da vicino i potenziali cambiamenti fiscali poichè potrebbero avere un effetto sulla domanda di società che pagano dividendi – chiarire l’incertezza che circonda il trattamento fiscale degli investimenti è un risultato positivo.”
“A novembre le società statunitensi quotate che pagano dividendi, come la Società di energia elettrica Southern Company e il gigante delle telecomunicazioni AT&T, sono state pesantemente vendute in quanto tra gli investitori è cresciuta la preoccupazione che i dividendi sarebbero un obiettivo per i politici che cercano di ridurre il deficit di bilancio degli Stati Uniti. La mancata soluzione del fiscal cliff avrebbe visto l’attuale tasso di imposta sui dividendi del 15% aumentare al 43% per coloro che percepiscono un reddito più elevato e, anche se la maggior parte ha pensato che ciò sarebbe stato evitato, molti commentatori avevano suggerito che un aumento al 25% era una possibilità realistica. Una serie di società statunitensi hanno accelerato i pagamenti dei loro dividendi nel 2012 per arrivare alla fine dell’anno, o pagando dividendi speciali o anticipando le date di pagamento per il 2013.”
“Dopo l’accordo pattuito, le imposte sui dividendi rimarranno al 15% per coloro che guadagnano meno di $ 450.000, mentre il tasso di coloro che guadagnano oltre questa soglia aumenterà al 20%. Questo accordo è stato preso bene dal mercato e le azioni che prevedono il pagamento di dividendi si sono riprese rapidamente dall’incertezza della fine del 2012.”
“Negli Stati Uniti, dove le società hanno tradizionalmente privilegiato il mantenimento dei profitti per la crescita o il riacquisto di azioni proprie, è incoraggiante che molte aziende stanno introducendo o aumentando il dividendo per azione. Dato che i dividendi continuano ad essere tassati alla stessa aliquota dei redditi di capitale, ci aspettiamo che questa tendenza continui anche per il 2013. Abbiamo già visto un aumento del numero di società che pagano un dividendo dal 70% al 77% negli ultimi due anni. Inoltre, un certo numero di società americane ci ha detto che la domanda crescente di dividendi da parte degli investitori sta avendo un’influenza sul loro processo decisionale di gestione del capitale.”
“I rendimenti sui titoli azionari globali rimangono sopra le medie di lungo periodo, l’indice MSCI AC World rende attualmente il 2,96%. In un contesto di miglioramento economico e di bilanci solidi delle società unitamente alla domanda di rendimento da parte degli investitori, che continua a crescere, ci aspettiamo un anno buono per i titoli che pagano dividendi sia negli Stati Uniti che a livello globale.”