Da bambina Fran Bull frequentava lezioni d’arte con i suoi coetanei al museo di Newark, nel New Jersey dove è cresciuta.
All’epoca sognava di percorre le orme di Joseph Stella, l’artista italo americano, definito il primo futurista d’america, le cui opere sono presenti al Newark.
Ora Fran Bull è una delle protagoniste della contemporary art mondiale, con opere esposte nei principali musei di tutti i continenti, tra cui il Moma di New York e il Guilin in Cina.
Anche in Italia è presente in due sedi museali, il Maac di Ceglie Messapica e il Maca di Frosinone.
Nel nostro paese si avvale come curatore del critico e storico dell’arte Giorgio Gregorio Grasso
Grasso è stato il curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2011 e del Padiglione Armenia alla Biennale di Venezia del 2017.
La documentazione delle opere di Fran Bull è raccolta in un archivio di 1.200 titoli, tra fotografie, disegni, dipinti, sculture e installazioni.
Ora, l’artista americana, per agevolare l’opera di consultazione da parte dei suoi collezionisti e operatori ha avviato una revisione, ricatalogando i suoi lavori per rendere la consultazione più fruibile.
Un’iniziativa che sta raccogliendo i consensi del mercato che sempre apprezza le operazioni destinate alla trasparenza.