L’85% delle tecnologie sviluppate a livello globale non raggiunge mai gli utenti finali perchè non arriva in commercio. Le aziende e gli investitori devono analizzare attentamente il potenziale di una piattaforma tecnologica per comprenderne le reali opportunità di mercato, valutando allo stesso tempo il rapporto tra rischio e guadagno. Frost & Sullivan – www.frost.com – , la growth partnership company, ha identificato le 50 tecnologie più innovative al mondo presentate a GIL 2013: Italy, congresso annuale della comunità globale per la crescita, l’innovazione e la leadership – http://gil-events.gilcommunity.com/events/italy/agenda/-, che si terrà mercoledì 29 maggio 2013 a Milano.Durante la presentazione Liana Colombelli, manager di Frost & Sullivan, presenterà i risultati di “TechVision 2020: A Systematic Innovation Serendipity Engine” lo studio che indica quali sono le 50 tecnologie più innovative destinate a trasformare le industrie, le strategie e le aziende nel 2013. Le tecnologie selezionateinteressano nove settori – salute e benessere, dispositivi medici e tecnologie di imaging, energie sostenibili e tutela dell’ambiente, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, materiali e rivestimenti, sensori e controlli, microelettronica, produzione avanzata ed automazione. “Abbiamo anche identificato diverse opportunità di convergenza, rese possibili da una associazione di queste tecnologie” dice Colombelli. “Crediamo che le opportunità identificate rappresentino un futuro stimolante per tutte le industrie ed i mercati coinvolti”. Le opportunità di convergenza interessano diversi settori industriali. Una delle più interessanti è rappresentata dagli organi auto-rigeneranti sintesi della convergenza di diverse tecnologie: fibre di carbonio, polimeri “camaleonte” e stampa 3D. Queste tecnologie ridurranno la percentuale di rigetto dei tessuti, anche grazie alla presenza di polimeri “camaleonte” che possono essere ingegnerizzati in modo da auto-rigenerarsi in caso di danno o usura. Altro esempio è l’interattiva realtà aumentata (AR) che può essere abilitata per il monitoraggio remoto predittivo dei pazienti. Le tecnologie che convergono in questo caso sono le tecnologie Ict (realtà aumentata, cloud computing, analisi dei Big Data, visualizzazione dei dati) e i sensori (reti di sensori wireless ubique, nanosensori e sensori Cbrne). La combinazione di tecnologie Ict e sensori selezionati potrebbe offrire strumenti per la gestione personalizzata della malattia, che aiutano a gestire meglio i sintomi, le malattie croniche e le condizioni acute episodiche.
TechVision 2020 analizza in dettaglio il potenziale di ciascuna tecnologia per comprendere le reali opportunità di mercato e valutarne il rapporto tra rischio e guadagno. In particolare, lo studio valuta la maturità delle diverse tecnologie e i tassi di adozione, il possibile anno di impatto e il panorama dei brevetti. Inoltre, esamina le tendenze dei finanziamenti pubblici e privati ed esplora la roadmap delle tecnologie future e delle possibili applicazioni. Infine, valuta le opportunità di convergenza future così come le innovazioni che avranno un impatto duraturo sulle industrie e sui mercati in futuro. “Gli investitori devono comprendere il potenziale della propria tecnologia e il vero valore che può portare. I prodotti innovativi sono diversi; non sono conformi agli standard esistenti. Talvolta, i profitti non sono così ovvi ed il ritorno sull’investimento può richiedere più tempo. L’aspetto importante qui è l’educazione degli utenti finali e della società sui benefici offerti dalle tecnologie e dai prodotti innovativi”, conclude Colombelli.