Sarà il fisico Giovanni Losurdo a rappresentare, dal prossimo primo
Maggio, la collaborazione scientifica internazionale dell’esperimento
Virgo, il grande rivelatore di onde gravitazionali, installato presso
EGO, l’Osservatorio Europeo per le Onde Gravitazionali di Cascina,
vicino Pisa. Il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
sarà il portavoce dei 550 scienziati, provenienti da oltre 100
istituzioni in 1o diversi paesi europei, della collaborazione
dell’esperimento Virgo, protagonista, assieme ai rivelatori statunitensi
LIGO, della straordinaria rivoluzione scientifica innescata dalla
scoperta delle onde gravitazionali.
Losurdo succede in questo ruolo a Jo van den Brand, da Nikhef
(Amsterdam) e professore all’Università di Maastricht in Olanda, che ha
rappresentato la collaborazione dal 1 Maggio 2017 al 30 Aprile 2020,
durante la seconda e la terza stagione di presa dati, che hanno condotto
a cruciali risultati scientifici.
“Adesso ci aspettano nuove sfide – ha dichiarato il neo eletto
spokesperson – a partire da un significativo aggiornamento tecnologico
del rivelatore, grazie a cui puntiamo, nella prossima fase di presa
dati, a esplorare una porzione di cosmo sempre più grande, osservando,
ad esempio, fusioni di stelle di neutroni fino a 300 milioni di anni
luce da noi (100 Mpc). Dovremo, inoltre, rendere sempre più efficaci le
collaborazioni e le relazioni con altre comunità di fisica e astronomia,
per comprendere sempre meglio la fisica dietro gli eventi che riveliamo,
per lo sviluppo dell’astronomia multi-messaggera e la messa a punto
delle tecnologie per un rivelatore di nuova generazione, il cosiddetto
Einstein Telescope.”
L’orizzonte scientifico delle future rivelazioni di onde gravitazionali
è infatti quello della cosiddetta astronomia multi-messaggera, ovvero
dello studio di uno stesso evento astrofisico, attraverso la rivelazione
contemporanea di segnali cosmici di natura diversa (segnali
elettromagnetici, neutrini, oltre che naturalmente gravitazionali) da
parte di diversi rivelatori e telescopi a Terra e nello Spazio. La
rivelazione delle onde gravitazionale da parte di Virgo e LIGO, consente
una precisa e tempestiva localizzazione dei fenomeni da studiare e ha
quindi un ruolo decisivo in questo contesto.
“E’ un onore essere stato al servizio della collaborazione scientifica
di Virgo in questi ultimi tre anni” – ha dichiarato Jo van den Brand
“Nei primi tre mesi è stato di cruciale importanza portare la
sensibilità di Virgo da 30 kpc a circa 30 Mpc (per segnali da fusione di
stelle di neutroni), in modo che il rivelatore potesse prendere dati
congiuntamente ai rivelatori di LIGO. Questo ci ha permesso
immediatamente di osservare eventi astrofisici straordinari e ha
inaugurato il campo dell’astronomia multi-messaggera. Quindi, dopo un
importante aggiornamento delle sue componenti, Virgo ha raddoppiato il
proprio orizzonte osservativo fino a 61 Mpc, e ha partecipato al terzo
periodo osservativo. Nonostante l’emergenza del COVID-19 ci abbia
costretto a sospendere la presa dati in anticipo, questa stagione
osservativa è stata un grande successo. Abbiamo registrato non meno di
56 segnali candidati, alla cui analisi la collaborazione sta lavorando
ora con grande entusiasmo. Ringrazio i miei colleghi della
Collaborazione Virgo e dell’European Gravitational Observatory per la
loro dedizione, lo spirito critico e per la loro creatività che ci ha
permesso di raggiungere questi traguardi. Sono certo che con Giovanni
saranno in buone mani e a lui vanno i miei migliori auguri!”
“I miei migliori auguri a Giovanni Losurdo per il suo nuovo incarico
come spokesperson della collaborazione Virgo – ha dichiarato Stavros
Katsanevas, direttore dell’Osservatorio Europeo per le Onde
Gravitazionali, EGO – e il mio sincero ringraziamento allo spokesman
uscente Jo van den Brand per i traguardi raggiunti e il modo in cui ha
guidato la collaborazione in questi anni cruciali. Il coordinamento e
la collaborazione con lui sono sempre stati eccellenti. Del resto anche
i prossimi anni saranno particolarmente impegnativi, anche a causa della
pandemia in corso, ma io sono certo che porteranno anche nuovi i
straordinari successi a Virgo e a tutta la comunità scientifica delle
onde gravitazionali”
Giovanni Losurdo è dirigente di ricerca dell’INFN presso la Sezione di
Pisa. Sin dagli anni ’90 ha lavorato all’esperimento Virgo occupandosi
prima dello sviluppo del superattenuatore, sotto la guida di Adalberto
Giazotto, e poi della costruzione e messa a punto del rivelatore e dei
suoi successivi upgrade. Dal 2009 al 2017 è stato Project Leader di
Advanced Virgo, il programma di potenziamento del rivelatore Virgo che
ha consentito, nell’agosto 2017, di osservare le onde gravitazionali e
di contribuire alla scoperta che ha dato inizio a un modo totalmente
nuovo di osservare il cosmo: l’astronomia multimessaggera.
Losurdo ha
vinto il Premio Galilei per la Scienza e il Premio Tartufari per la
Fisica e la Chimica dell’Accademia dei Lincei. È stato insignito dal
Presidente Mattarella dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al
Merito della Repubblica Italiana e, dal 2019, è Socio Corrispondente
dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Advanced Virgo è un interferometro laser per la rivelazione delle onde
gravitazionali, si trova a Cascina in provincia di Pisa presso
l’Osservatorio Gravitazionale EGO fondato nel 2000 dall’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dal Centre National de la
Recherche Scientifique francese (CNRS). Vi collaborano oltre 500
fisici, ingegneri e tecnici, provenienti da oltre 100 istituzioni in 10
diversi paesi europei http://public.virgo-gw.eu/the-virgo-collaboration
Oltre a Italia e Francia, Olanda, Polonia, Ungheria, Spagna, Germania, Belgio e
Portogallo. Il rivelatore è costituito da due bracci perpendicolari lunghi 3
chilometri al cui interno sono fatti propagare fasci laser, riflessi e
trasmessi da specchi per allungarne il percorso, e quindi ricombinati a
formare una figura di interferenza. Quando un’onda gravitazionale
attraversa l’interferometro produce una variazione nella lunghezza dei
bracci: uno si allunga mentre l’altro si accorcia. Queste variazioni di
lunghezza, che sono molto più piccole del diametro del nucleo di un
atomo, producono uno sfasamento della luce laser che viene osservato dal
rivelatore. Per lo sviluppo, la realizzazione e la conduzione
dell’esperimento sono state progettate e prodotte tecnologie uniche al
mondo, come quelle che consentono di attenuare i movimenti del terreno,
prodotti dall’uomo o dall’ambiente, che potrebbero alterare la
posizione degli specchi (superattenuatore) o permettono di propagare i
laser con grande efficacia su simili distanze o ancora di produrre un
vuoto spinto nei lunghi tubi dell’interferometro