Gli agricoltori italiani rischiano di perdere i finanziamenti europei della Pac.
Se dovesse entrare in vigore il prossimo 19 novembre, della legge del 17 ottobre 2017, n. 161 che contiene “Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al Codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del Codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate”, le conseguenze per gli agricoltori potrebbero essere devastanti.
Secondo il settimanale, L’Informatore Agrario, al comma 1 bis dell’articolo 28 si prevede l’obbligo di presentare il certificato antimafia per tutti i “terreni agricoli demaniali che ricadono nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla Politica agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo, nonché su tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo acquisiti, che usufruiscono di fondi europei”, pena l’esclusione dal finanziamento. Per il direttore de L’Informatore Agrario, Antonio Boschetti: “Se l’articolo non sarà emendato, la conseguenza sarà il caos totale: le prefetture si troverebbero ad affrontare circa 3 milioni di domande che non potrebbero mai essere evase in tempo utile e la perdita dei fondi europei rientranti nella Pac avrebbe conseguenze disastrose per gli agricoltori italiani”.
L’Informatore Agrario da anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all’agricoltura professionale L’Informatore Agrario, il mensile per l’agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.