Gragnano è la zona di produzione del Pastificio Di Martino che nei prossimi mesi punta ad aumentare la sua quota export. Per questo si avvale della collaborazione finanziaria di SACE, (che insieme a SIMEST costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP), e Deutsche Bank hanno perfezionato un’operazione di finanziamento da 5 milioni di euro a favore della storica azienda campana attiva nella produzione e commercializzazione di pasta.
Il finanziamento, erogato da Deutsche Bank e garantito da SACE, è destinato a sostenere i costi per l’acquisto della partecipazione di controllo di Grandi Pastai Italiani, che consentirà a Di Martino di potenziare la produzione e aumentare la quota export del proprio fatturato ampliando la commercializzazione dei prodotti verso nuovi segmenti di mercato.
“Da Gragnano, città della pasta, all’Italia, patria della pasta fresca: affrontiamo questa nuova sfida con la passione di sempre”, dice Giuseppe di Martino, Amministratore Delegato del Pastificio Di Martino. Una tradizione che continua, di pastaio in pastaio, e che porterà la nostra azienda a un fatturato di 250 milioni di euro in 3 anni, diffondendo una delle più famose tradizioni gastronomiche del Belpaese anche all’estero. Abbiamo portato a 7 il numero degli stabilimenti produttivi del gruppo, dislocati in 3 regioni (Campania, Emilia-Romagna e Lombardia). Così non solo possiamo aumentare la nostra capacità produttiva, ma anche differenziare l’offerta”.
Export campano
La Campania si conferma la prima regione esportatrice dell’Italia meridionale. Nei primi nove mesi del 2017, le esportazioni regionali hanno registrato un incremento del 2,1. Il comparto agroalimentare, eccellenza dell’export campano, rappresenta oltre il 30% del totale delle vendite all’estero e nei primi 9 mesi del 2017 le esportazioni di prodotti agricoli sono aumentate dell’8,8%, principalmente verso Francia, Polonia, Svezia e Stati Uniti. Tra i diversi distretti industriali di prestigio campani spiccano il settore alimentare napoletano e avellinese, la produzione di mozzarella di bufala, i prodotti agricoli della Piana del Sele e le conserve di Nocera. Nei primi tre trimestri del 2017 l’export campano ha registrato un’ottima performance anche nei settori automotive (+10,9%), metallurgico (+9,9%), farmaceutico (+12,9%) e degli articoli in gomma e plastica (+4,5%).