Già l’arrivo, in motoscafo o in navetta è un’emozione: l’ospite dell’hotel percepisce di essere giunto in un luogo speciale: E l’emozione continua. La maestosità e la bellezza architettonica dell’edificio si aprono in un interior design moderno e confortevole, mentre l’accoglienza impeccabile e cordiale del team sa fare di ogni soggiorno un’esperienza perfetta.
Molto più di un albergo a cinque stelle
Molto più di un albergo a cinque stelle, l’Hilton Venice Molino Stucky si erge sulle rive dell’Isola della Giudecca, una delle zone più autentiche di Venezia, a breve distanza dai luoghi di maggior interesse turistico, di fronte a Le Zattere e a San Marco. È collocato in un edificio importante, un antico mulino finemente ristrutturato e divenuto una delle strutture iconiche e più significative dell’architettura di recupero post-industriale. La facciata in mattoncini rossi, l’imponente torre neogotica, la geometria dell’architettura hanno fattosi che il Molino Stucky sia stato annoverato tra le 100 eccellenze italiane.
Hilton Venice Molino Stucky ideale per scoprire e riscoprire Venezia
Con le 379 tra camere e suite, i ristoranti e bar, la Spa, la piscina panoramica, il Molino Stucky è l’hotel ideale per scoprire o riscoprire l’essenza di una Venezia unica, in tutto il suo splendore, il suo inimitabile fascino e la sua immensa cultura. La terrazza sul rooftop, che si affaccia sulla laguna, offre un panorama inimitabile, sospeso tra mare, cielo e l’inconfondibile profilo dell’architettura della Serenissima.
Molino opera dell’architetto tedesco Ernst Wullekopf
Il primo progetto della struttura si deve all’architetto tedesco Ernst Wullekopf, che la realizzò nel 1884 su commissione dell’industriale Giovanni Stucky, e consisteva in una struttura lineare realizzata in laterizi di colore rosso. Sulla facciata dell’edificio centrale spicca il nome «G. Stucky», sopra il quale è posizionato un complesso scultoreo rappresentante due figure femminili. Quella di destra è appoggiata a una pietra da mulino, l’altra addossata al macchinario d’un molino a cilindri: tradizione artigianale e progresso industriale che amichevolmente si danno la mano. E in questo gesto solidale incorniciano un grande orologio, simbolo di ordine, puntualità, progresso misurabile. Un vero e proprio manifesto “culturale” che seguirà l’edificio fino ai giorni nostri.
Produceva 50 tonnellate di farina al giorno
Dieci anni dopo la prima edificazione fu aggiunta una torre che rese ancora più imponente la facciata neogotica. Negli anni a seguire l’edificio fu ulteriormente ampliato, per organizzare al meglio la produzione, fino alla sua forma definitiva che si estendeva in un’area di oltre 30.000 metri quadrati. L’attività era intensa e fiorente anche grazie alla tecnologia d’avanguardia di cui era dotato il Molino, con una produzione di circa 50 tonnellate di farina al giorno e dove erano impiegati ben 1500 operai. Una vera roccaforte produttiva che diede un contributo importante all’economia di Venezia.
Nel 1988 iniziò l’opera di ristrutturazione
Il Molino cessò la sua attività nel 1955, e l’edificio cadde in una lenta ma inesorabile rovina, fino a quando, nel 1988, il Ministero per i Beni Culturali decise di apporre il vincolo su tutta la struttura e stabilì la sua trasformazione in complesso alberghiero. Iniziò così una imponente opera di restauro e adeguamento dell’edifico che, nel rispetto dell’architettura originale, ha riportato il Molino Stucky al suo antico splendore.
Ad oggi il Molino Stucky ha attuato ulteriori rinnovamenti, con la realizzazione del nuovo interior decoration, affidato all’ architetto Biagio Forino per le suite e allo studio Caberlon-Caroppi per le camere. Nelle suite, Biagio Forino ha lavorato con un preciso obiettivo. Far percepire agli ospiti tutto il fascino di Venezia ed esaltare al tempo stesso la struttura dell’edificio industriale originario. Ad esempio, nelle Giudecca Suite sono state messe in risalto le tramogge da cui scendeva il grano per essere macinato, e nelle Tower Suite le antiche travi a vista sono state recuperate ed enfatizzate da un sapiente gioco di luci.
Hilton Venice Molino Stucky fa percepire tutto il fascino di Venezia
Per le pareti sono stati utilizzati colori tenui, e le testate dei letti sono impreziosite da paraventi la Toile De Venice in tessuto jacquard con scorci di Venezia ton sur ton. L’arredo è vivacizzato dagli accenni di rosso dei tessuti utilizzati per i cuscini e dall’oro delle opere d’arte che richiamano i toni dei tramonti sulla Laguna e i bagliori dei mosaici cosmateschi. La scelta del legno tortora per il pavimento fa da filo conduttore tra le varie tipologie di suite. Negli arredi della top suite Presidenziale ricorrono continue citazioni alla tradizione veneziana e all’estrema maestria dei maestri vetrai, con la presenza dei tradizionali, monumentali lampadari di vetro soffiato e con oggetti più contemporanei dalle suggestive forme scultoree.
Intervista al direttore dell’albergo Massimiliano Perversi
L’Hilton Venice Molino Stucky colpisce l’ospite sin dall’arrivo con la sua maestosità. Cosa ci può dire dell’architettura e del design? Li considerate vostri punti di forza?
Il Molino Stucky è senza dubbio uno dei progetti principali di recupero urbanistico degli ultimi 30 anni. La struttura è uno dei luoghi di interesse a livello internazionale per la sua imponenza e grandezza. I tour turistici di Venezia includono tra le varie tappe il Molino Stucky, considerato una vera e propria attrazione turistica. Il gruppo Marseglia (il gruppo finanziario pugliese, proprietario dell’immobile) ha creduto fortemente nell’importanza di questo edificio e continua nel tempo ad investire per il suo miglioramento e la sua riqualificazione.
Sempre a proposito di maestosità, il vostro è il 5 stelle più grande di Venezia, con quasi 400 camere. Come conciliate la gestione di un alto numeri di ospiti con il mantenimento dell’eccellenza?
Il gruppo Hilton ha negli anni sempre più consolidato il binomio tra numeri importanti e un alto livello degli standard del servizio e del prodotto. Questa caratterista, riconosciuta a livello mondiale, si basa sull’efficienza del management, la previsione delle necessità degli ospiti e la progettazione dei servizi offerti.
In questi mesi si celebra la 59esima edizione della Biennale d’arte di Venezia. I vostri spazi sono ricchi di opere d’arte, realizzate anche da artisti contemporanei. C’è uno specifico progetto in proposito? E avete mai pensato di collaborare con la Biennale, visto anche i vostri grandi spazi?
Siamo in contato continuativo con la Biennale di Venezia e siamo uno dei luoghi di sviluppo di essa sul territorio veneziano. Al momento è allo studio una Partnership con un’Organizzazione locale culturale per un progetto che coinvolgerà tutte le aree comuni dell’albergo.
Centro benessere, piscina panoramica, ristoranti, Skyline Rooftop Bar. Questi “servizi” non sembrano, per il visitatore, aspetti collaterali, bensì parte integrante della vostra strategia d’accoglienza. È un’impressione corretta?
Assolutamente sì. Mettiamo a disposizione una serie di esperienze mirate al soggiorno del cliente. Tutti i servizi da noi proposti seguono la logica di un percorso giornaliero che offra attività all’ospite durante tutta la giornata.
Il soggiorno all’Hilton Molino Stucky non è fatto solo di pernottamento, ma soprattutto di esperienze emozionali che arricchiscono il viaggio. Non solo, molti dei nostri cliente non pernottano, ma vengono anche solo per vivere un’esperienza culinaria come anche l’aperitivo, godendo di una vista mozzafiato su Venezia dal nostro famoso Skyline Rooftop o un momento di relax all’ eforea Spa.
Un altro vostro fiore all’occhiello è la Molino Presidential Suite. Cosa la rende unica?
La Molino Presidential Suite è il fiore all’occhiello dell’Hotel: con i suoi quasi 300 mq, è la più grande e la più alta in città. Vanta ingresso con ascensore privato ed è dotata di accesso diretto alla piscina panoramica.
La suite, recentemente oggetto di una ristrutturazione, propone un design sospeso nel tempo, perfetto incontro tra lo stile della struttura e l’elegante estetica della Serenissima. Il nuovo concept è stato ideato dall’architetto Biagio Forino, che ne ha curato il restyling, partendo dalla valutazione dell’impatto estetico che avrebbe avuto l’intervento su un hotel con una storia e un background unico come il Molino Stucky. L’impatto emozionale avvertito dall’ospite coinvolge tutti i sensi. Infatti, i clienti che soggiornano nella la Presidential Suite apprezzano particolarmente le attenzioni e le amenities dedicate, come, ad esempio, la linea di biancheria di Frette, i dettagli in vetro di Murano della Vetreria Venier e gli accessori di Calegaro, vere e proprie eccellenze del territorio.
Nonostante la bellezza della struttura, l’attenzione al design, la presenza di strutture complementari eccellenti (come appunto ristoranti, centro benessere e così via), la qualità del servizio, le vostre tariffe sono tra le più contenute tra i 5 stelle di Venezia. Si può dire che sposate, in qualche modo, la filosofia del lusso accessibile?
Non è una questione di lusso accessibile, ma una questione di avere la possibilità di diversificare la nostra offerta avendo a disposizione molte camere di tipologie diverse. Il cliente da noi ha la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di tariffe, mentre altri alberghi veneziani hanno meno camere e possono quindi differenziare meno la propria offerta.
di MILO GOJ