SONDAGGIO INFOJOBS.IT: IL CAPO PERFETTO, ECCO COME LO VORREBBERO GLI ITALIANI
Il 58,7%degli italiani suggerirebbe al proprio capo di essere più comunicativo, mentre il 53,4% lo vorrebbe più competente. Per il 46,8% del campione il capo non è altro che una fonte di problemi, incomprensioni e tensioni. La dote più apprezzata? Il carisma!
Milano, 05 novembre 2013 – Per lavorare bene, si sa, servono impegno, forza di volontà e dedizione, ma non solo. Per raggiungere i propri obiettivi e avere un buon rendimento è fondamentale essere stimolati e coltivare buoni rapporti, sia con i colleghi che con i capi. Per questo InfoJobs.it (www.infojobs.it) – la principale realtà italiana ed europea nel settore del recruiting online per numero di offerte di lavoro, traffico Internet e numero di CV in database – ha voluto chiedere ai lavoratori italiani come vivono il rapporto con il proprio capo e come vorrebbero che fosse.
Autoritari, scontrosi o disponibili? Nel sondaggio di InfoJobs.it il confronto tra il “capo reale” e il ritratto di quello ideale secondo gli italiani.
Carisma e affabilità
Carismatici e capaci di mettere a proprio agio i dipendenti, no, non è la descrizione che gli italiani fanno dei loro capi, ma il sogno della maggior parte dei lavoratori intervistati da InfoJobs.it. Il carisma è infatti al primo posto nella classifica delle caratteristiche immancabili del capo perfetto per il 35,2% del campione, a seguire l’affabilità (31,6%) e, a breve distanza, l’empatia (16,8%) e l’autorevolezza (16,5%).
Più della metà degli intervistati (53,6%) vorrebbe un capo capace di dare il buon esempio influenzando così positivamente i propri lavoratori, ma, tra le cose principali che il capo ideale dovrebbe saper fare troviamo anche: “ascoltare i propri dipendenti” (27,9%), “gestire diplomaticamente i conflitti tra colleghi” (15,6%) e, infine, “ammettere i propri errori” (2,8%).
La dura realtà
Poco comunicativi, confusi e inclini a cambiare spesso idea, così sembrano essere nella realtà i capi dei lavoratori italiani. Più della metà degli intervistati (58,7%), potendolo fare, suggerirebbe infatti al proprio responsabile di comunicare di più, mentre il 28,5% di essere più chiaro e di non cambiare continuamente idea sulle decisioni lavorative. Un coraggioso 12,8%, invece, vorrebbe spingersi ben oltre, consigliando al capo di cambiare lavoro.
La conduzione di una leadership è una delle capacità imprescindibili del buon responsabile e proprio in questo campo i dirigenti italiani se la cavano piuttosto bene: il 69,4% del campione intervistato afferma infatti di avere un capo in grado di mantenere una leadership che sia di tipo democratico (26,5%), autoritario (24,5%) o istituzionale (18,4%). Ingente comunque la percentuale di intervistati che afferma di avere come referente una persona del tutto incapace di mantenere il controllo dei lavoratori (30,6%).
Ma che capo vorrebbero gli italiani? Più della metà degli intervistati (53,4%) vorrebbe un responsabile più competente, mentre il 27,9% sarebbe disposto a relazionarsi con un capo molto esigente ma pronto a premiare il raggiungimento degli obiettivi, il 14,8%, invece, si accontenterebbe di avere a che fare con un dirigente cordiale. Solo il 3,9% vorrebbe trovarsi a fare i conti con un capo “delegatore”.
Promossi con riserva
I dati sono tutto sommato incoraggianti: il 52,6% degli intervistati afferma di avere una buona relazione con il proprio capo. In particolare, il 29,7% afferma di avere un responsabile collaborativo e disponibile ad assecondare le esigenze dei dipendenti, mentre il 22,9% dichiara di avere un rapporto di scambio reciproco. Il restante 47,4%, invece, dice di non aver alcun rapporto con il leader e di limitarsi ad eseguire i compiti a lui affidati.
Queste, dunque, le principali caratteristiche dei superiori secondo gli italiani, ma, che ruolo ricopre il “boss” nei confronti dei propri sottoposti? Non indifferente, in questo scenario, la percentuale di coloro che considerano il capo come un punto di riferimento a cui rivolgersi per qualunque necessità (29%), mentre per il 24,2% è una fonte di informazione molto preparata e pronta a scogliere ogni dubbio lavorativo. Naturalmente, non sono solo fiori e rose: per ben il 46,8% degli italiani il capo non è altro che una fonte di problemi, incomprensioni e tensioni. Più della metà del campione (53,6%) afferma infatti di aver avuto problemi con il proprio capo. Tra i motivi delle liti troviamo grandi classici come la mancata definizione dei ruoli, l’incapacità nel gestire i collaboratori e la delega di eccessivi carichi di lavoro non supportati da un percorso di formazione, ma anche cause inconsuete come capi che sentono la propria carriera minacciata dai dipendenti o che hanno la tendenza ad attribuirsi meriti altrui e scaricare le colpe sui sottoposti.
“Il delicato rapporto tra capo e dipendenti è da sempre protagonista della vita lavorativa, e non solo, di tutti noi. – afferma Anna Maria Mazzini, Marketing Manager di InfoJobs.it – I risultati del sondaggio sembrano però mitigare questa classica rivalità: il campione intervistato offre infatti l’immagine di una realtà che non attacca “il capo” per partito preso, anzi. Le critiche mosse dai lavoratori sono obiettive e misurate e il quadro totale fornisce uno spaccato abbastanza positivo dal quale tutti, dirigenti e dipendenti, possono prendere spunto per migliorare le proprie prestazioni e vivere serenamente in ufficio.”
InfoJobs.it è la società di recruitment online numero 1 in Italia per l’offerta di lavoro. Leader per traffico Internet, numero di offerte attive e curricula in banca dati, InfoJobs.it è online da luglio 2004 e costantemente al numero 1 della classifica indipendente Nielsen, con 2.060.856 visitatori unici, tempo medio di permanenza sul sito superiore ai 10 minuti e oltre 39 milioni di pageview (Fonte: Nielsen NetRatings, gennaio 2013). InfoJobs.it ha guadagnato la prima posizione anche nella classifica dei siti preferiti nella categoria “impiego e carriera”, stilata da NetObserver®, il più grande osservatorio sui comportamenti degli internauti, con il 16,5% delle preferenze in Italia.
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