Il Governo entra in Arexpo la società che gestisce i terreni di Expo 2015.
Intesa siglata a Roma dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, insieme al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia Roberto Garofoli, il consigliere economico del presidente del Consiglio Marco Simoni e dirigenti dei diversi livelli istituzionali. L’ingresso del Governo è considerato una “garanzia” per la gestione e utilizzo dell’area fieristica in cerca di un nuovo “ruolo” in una Milano che sta vivendo un momento magico, anche grazie all’effetto Expo.
QUANTO CI COSTA
Commenti positivi, dal sindaco Giuliano Pisapia: “Abbiamo trovato la quadra su tutti i punti e sulle questioni politiche ancora aperte. Il 29 febbraio c’è l’assemblea di Area Expo e contiamo entro quella data di avere la nuova governance”. Il primo cittadino il cui mandato amministrativo scadrà tra pochi mesi ha spiegato che il governo dovrebbe entrare nella società “al 40 per cento”, dunque acquisendo una maggioranza relativa, “e comunque per una quota inferiore al 50 per cento”. Tradotto in numeri, il governo dovrebbe metterci 50 milioni che più o meno dovrebbero corrispondere al 40% del totale. Venticinque sono i milioni che singolarmente garantiranno Comune e Regione, mentre all’incirca il 10% andrà alla Fondazione Fiera. Quote decisamente minori, sono quelle che saranno ripartite tra Comune di Rho e Città metropolitana. Nel nuovo riassetto societario, il consiglio di amministrazione si allarga passando da tre a cinque membri.
Il presidente sarà indicato dal Comune e in pole position pare esserci il rettore del Politecnico Giovanni Azzone, mentre l’amministratore delegato sarà Giuseppe Bonomi, indicato dalla Regione. Tramontata l’idea di un commissario ad hoc per gestire la fase del dopo Expo.