Il Consiglio di Amministrazione di Banca IMI, la banca d’investimento
guidata dall’amministratore delegato Gaetano Miccichè – direttore generale e responsabile della
Divisione Corporate & Investment Banking del Gruppo Intesa Sanpaolo – e dal direttore generale
Andrea Munari, riunitosi oggi sotto la presidenza di Emilio Ottolenghi, ha approvato i risultati
individuali e consolidati al 30 settembre 2012.
Il consuntivo dei primi nove mesi di Banca IMI propone risultati più che soddisfacenti, con l’utile netto
di 494 milioni di euro che si colloca a ridosso dei 517 milioni registrati nell’intero esercizio 2011.
La gestione caratteristica, che incontra da sempre uno stagionale rallentamento nel trimestre estivo, ha
saputo consolidare i brillanti risultati del primo semestre aprendosi a nuovi clienti ed estendendo le
quote di mercato.
Un’attenta selezione delle scelte di investimento ha consentito di ottimizzare i risk weighted assets e la
posizione di liquidità della Banca, in un contesto di progressivo assestamento degli spread per gli
emittenti governativi e financials che non ha ancora però trovato riscontro in una ripresa dei volumi
intermediati e domanda di nuovi impieghi.
Il margine d’intermediazione consolidato è pari a 1.119 milioni di euro e registra un incremento
del 17,4% rispetto ai 953 milioni di euro del 30 settembre 2011.
Gli investimenti del progetto strategico di ridefinizione delle infrastrutture IT a supporto del “capital
markets” e gli altri investimenti da piano, oltre che il potenziamento delle strutture di origination e
sales di profilo internazionale, hanno portato a costi operativi per 263 milioni di euro, rispetto ai 239
milioni di euro del periodo di confronto; all’aumento in termini assoluti fa riscontro la sostanziale
stabilità nei trimestri del 2012.
Il risultato consolidato della gestione operativa risulta quindi pari a 856 milioni di euro, in
aumento del 19,8%, rispetto ai 714 milioni di euro del 30 settembre 2011.
Dopo aver appostato “accantonamenti e rettifiche” per 80 milioni – a rafforzamento dei presidi di
rischio, con la copertura del portafoglio crediti in bonis prossima all’1,8% – si perviene ad un utile
prima delle imposte di 776 milioni, segnando un incremento di oltre il 13% rispetto al consuntivo
economico (683 milioni) al 30 settembre precedente. 2
L’utile consolidato si colloca come detto a 494 milioni di
Gaetano Micciché – Direttore Generale di Intesa Sanpaolo e Amministratore Delegato di Banca IMI
Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti da Banca IMI nei primi nove mesi dell’anno; risultati che hanno registrato una crescita importante in tutte le principali linee di conto economico rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con un utile netto di periodo pari a circa 500 milioni di euro, inoltre, ci poniamo nelle condizioni di poter superare significativamente nell’intero 2012 i risultati, già brillanti, raggiunti nel esercizio 2011.
Le scelte di lungo periodo realizzate nel corso degli ultimi anni hanno reso possibile, anche nello scorso trimestre, il consolidamento di una posizione di leadership in tutte le aree di attività in cui Banca IMI compete – Capital Markets, Finanza Strutturata, Investment Banking – e allo steso tempo hanno consentito di estendere le quote di mercato e raggiungere nuovi clienti in un periodo, come quello estivo, caratterizzato dal rallentamento stagionale delle attività.
Banca IMI è stata in grado di proseguire un percorso di crescita e sviluppo sui mercati internazionali e ciò rappresenta la prova evidente di come il processo di riorganizzazione messo in atto stia esaltando sempre di più le capacità di ampliare l’operatività sui mercati esteri maggiormente dinamici e interessanti. Tutto questo grazie all’elevato standing professionale delle persone che lavorano in Banca IMI e alle rilevanti sinergie di prodotto che abbiamo realizzato e posto al servizio di tutta la nostra clientela.
Le economie e i mercati internazionali continuano ad attraversare una fase complessa i cui effetti non lasciano immuni anche i settori in cui Banca IMI opera; nonostante ciò la Banca sta confermando, trimestre dopo trimestre, risultati in crescita significativa ma soprattutto solidi e sostenibili nel tempo e continua ad affermarsi come assoluta protagonista nei mercati di riferimento, con l’obiettivo primario di supportare e sostenere al meglio l’economia del nostro Paese.