In Toscana oltre 14.000 decessi all’anno per malattie del sistema circolatorio
Nel 2020 in Toscana sono stati registrati oltre 14.000 decessi provocati dalle malattie cardiovascolari. In particolare infarto miocardico ed ictus cerebrale, che rappresentano il 30% del totale dei decessi.
I cittadini toscani che soffrono di dislipidemie sono oltre 600.000. Di questi solo il 40% è trattato con terapie ipolipemizzanti e circa il 49% di questi sono pazienti a rischio cardiovascolare alto e molto alto.
La colesterolemia LDL (LDL-C) è il principale fattore modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare. Causa principale della malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD). L’aumento della colesterolemia LDL prolungato nel tempo, infatti, può determinare la formazione della placca atero masica nelle arterie. E aumentare il rischio di eventi ischemici acuti, come l’infarto del miocardio e l’ictus.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia: 220.000 decessi, 25 persone ogni ora
Nei pazienti che hanno superato uno di questi eventi acuti, la prevenzione cardiova scolare diventa prioritaria per ridurre il rischio di recidive ischemiche e quindi migliorare la loro qualità di vita. La corretta gestione di questi pazienti deve necessariamente mirare a raggiungere i valori i di colesterolemia LDL. Valori raccomandati dalle Li nee Guida congiunte della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea di Aterosclerosi (EAS), ovvero mantenersi costantemente inferiori a 55 mg/dl. Raggiungere questo obiettivo in molti casi risulta essere non facile. In Toscana circa il 62% dei pazienti non controlla adeguatamente i valori della colestero lemia LDL nonostante le terapie ipolipemizzanti convenzionali.
L’armamentario terapeutico per il trattamento dell’ipercolesterolemia si è arricchito con inclisiran
Il farmaco di Novartis, azienda con una storia di oltre 30 anni in ambito cardiovascolare, ha ricevuto la rimborsabilità da AIFA lo scorso ottobre ed è disponibile anche in Toscana. Questo è indicato nel trattamento di adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozi gote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo). E’ prescrivibile in associazione a una statina o ad altre terapie ipolipemizzanti orali.
Lo possono ricevere i pazienti che non rispondono alla terapia tradizionale con farmaci a base di statine e di ezetimibe, o sono intolleranti agli stessi, oltre che i soggetti affetti da forme gravi di dislipidemia familiare
Si tratta inoltre della prima terapia che si basa sull’impiego della tecnologia del RNA interferente – small interfering RNA – (siRNA) per la riduzione della colesterolemia LDL. E rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercole sterolemia. Grazie al suo meccanismo d’azione, inibisce direttamente la produzione della proteina PCSK9, aumentando in questo modo la capacità del fegato di elimi nare dal sangue le lipoproteine denominate LDL7. Questo meccanismo porta di con seguenza a ridurre fino al 52% i livelli della colesterolemia legata a queste lipo proteine.
Inclisiran viene somministrato ai pazienti da un operatore sanitario
“Questa molecola rappresenta un vantaggio terapeutico grazie all’inibizione del meccanismo legato alla proteina PCSK9 e alla somministrazione semestrale sot tocutanea. La recente disponibilità nella nostra Regione unita a un approccio inte grato che combini l’assistenza ospedaliera con quella territorial”. Ha detto Marisa Carluccio, Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) della Toscana. Contribuirà a semplificare la gestione del pa ziente, migliorando i livelli di aderenza al trattamento e quindi anche il risultato tera peutico”.