Nel secondo trimestre del 2013, aumentano le imprese che non riescono a far fronte al proprio fabbisogno finanziario e sono sempre meno quelle che si sono viste accogliere le richieste di finanziamento, passate dal 29,6% del primo trimestre al 26,9%: si tratta della percentuale più bassa mai toccata dal 2009 a oggi. Uno scenario di forte difficoltà che vede sempre meno imprese rivolgersi al sistema bancario per un finanziamento: rispetto a un anno fa. La quota di imprese si è praticamente dimezzata passando dal 20,8% al 10,8% portando la percentuale effettiva di imprese finanziate ad appena il 2,9%. Peggiorano anche tutti gli indicatori relativi all’offerta del credito, dai tassi di interesse al costo dei servizi bancari, dalla durata del credito alle altre condizioni e garanzie richieste. Insomma, l’ulteriore peggioramento nei criteri di concessione e nell’effettiva erogazione del credito alle imprese da parte del sistema bancario italiano, rilevato dai dati e dal sentiment degli imprenditori, conferma la grave situazione di “credit crunch” che continua a penalizzare fortemente le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni e quelle del Centro-Sud, limitandone anche le possibilità di investimento.
Questi, i principali risultati che emergono dall’Osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2013 realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con format ricerche.
Fabbisogno finanziario
Nel secondo trimestre 2013 diminuiscono ancora le imprese che sono riuscite a far fronte ai propri impegni finanziari: diminuisce la percentuale delle imprese che sono riuscite a far fronte al proprio fabbisogno finanziario senza difficoltà (dal 23,8% del primo trimestre al 19,8%), ed aumenta sia la quota di imprese che ci sono riuscite con difficoltà (dal 50,9% al 54,1%), sia il numero di imprese che non sono riuscite a fronteggiare il proprio fabbisogno (dal 25,3% al 26,1%). A livello territoriale risultano evidenti le maggiori difficoltà delle imprese che operano nelle regioni del Mezzogiorno e fra le imprese dei diversi settori sembrano leggermente meno critiche le condizioni di quelle dei servizi. In prospettiva, ad avere più difficoltà sono le imprese del turismo.
Domanda e offerta di credito
I dati rilevati dall’Osservatorio sul Credito di Confcommercio (OCC) segnalano che dal 2009, anno d’inizio delle rilevazioni, il secondo trimestre del 2013 ha rappresentato il periodo peggiore per le imprese in termini di accoglimento pieno delle richieste di credito: solo il 26,9% delle richieste presentate nel 2° trimestre di quest’anno è stata accolta senza problemi, un dato che costituisce il minimo assoluto. A rendere più problematico lo scenario c’è l’evidenza di una nuova contrazione della quota di imprese del terziario che si rivolge al sistema bancario per un finanziamento. Rispetto a un anno fa, la frazione di imprese che hanno richiesto credito è scesa dal 20,8% al 10,8%. Moltiplicando la quota delle richiedenti per la frazione di richieste accolte si ottiene il tasso effettivo di finanziamento delle imprese del terziario di mercato, sceso al 2,9%.
Questo profilo conferma le attese di un secondo trimestre del Pil ancora negativo tanto su base tendenziale quanto su base congiunturale. Inoltre, le evidenze dell’OCC suggeriscono l’ipotesi che anche per il 2013 la componente più negativa del conto degli impieghi finali possa essere proprio la voce degli investimenti produttivi: il credit crunch non è estraneo a queste eventuali risultanze. Dall’indagine emerge che rispetto ad eventuali investimenti in programma nei prossimi 24 mesi, solo il 16,6% delle imprese del terziario dichiara che li effettuerà, contro l’83,4% che afferma di non volerne effettuare.
L’indice Bls modificato (Bank Lending Survey) indica un ulteriore irrigidimento delle condizioni di credito per le aziende in coerenza con l’indicatore Occ che raggiunge il minimo assoluto in termini di frazione di richieste accolte.
Tassi di interesse e altre condizioni
Peggiora ulteriormente, nel secondo trimestre del 2013, l’indice riferito al tasso di interesse applicato, con un saldo pari a -50,9, contro -44,4 del periodo precedente. Le imprese che hanno affermato che la situazione è migliorata sono lo 0,7%, quelle che ritengono che la situazione sia rimasta invariata sono il 47,7 %, mentre le imprese che riscontrano un peggioramento sono il 51,6%.
Analogamente peggiorano, rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente, i giudizi delle imprese del terziario circa le altre condizioni applicate dalle banche. Le imprese che ritengono che la situazione è migliorata sono lo 0,1%, quelle che affermano che è rimasta invariata sono il 46,3 %o, mentre le imprese che dichiarano che la situazione è peggiorata sono il 53,5%. Inoltre, le imprese segnalano un peggioramento per quanto riguarda la durata del credito, le condizioni relative alle garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti o degli affidamenti concessi, il costo dei servizi bancari.
L’Osservatorio Credito Confcommercio è basato su un’indagine continuativa a cadenza trimestrale effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi (1.436 interviste a buon fine). Margine di fiducia: +2,6%. L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 12–26 giugno 2013.