Incentivi in arrivo per il biometano. Il Governo con il Mise studia un nuovo schema di incentivazione del biometano per il periodo 2017-2022. L’Italia è il terzo produttore al mondo, dopo Germania e Cina, di biogas da matrici agricole, con 2 miliardi di metri cubi annui e 1500 impianti di digestione anaerobica in esercizio.
Il Ministero dello Sviluppo economico sta studiando un nuovo schema di incentivazione per il biometano. Lo schema dovrebbe superare le criticità sollevate dagli addetti ai lavori sul decreto del 5 dicembre 2013 che regola l’immissione del biometano in rete. Fra quest: l’insicurezza sulle condizioni economiche e la complessità degli sbocchi commerciali nei potenziali mercati di destinazione.
IN ARRIVO NUOVO DECRETO SUL BIOGAS
Ad annunciare la revisione del decreto, nel corso del Biometano Day che si è svolto a Tortona – in cui si sono approfondite le prospettive di sviluppo di questo carburante in Italia. “Il decreto rivisto terrà conto delle criticità sollevate dagli addetti ai lavori. Una su tutte quelle dei Certificati Immissione al Consumo per il biometano immesso nella rete del gas naturale con destinazione specifica per i trasporti, che attesta l’immissione in consumo di un quantitativo di biocarburanti pari a 10 Gcal. Tra qualche mese ci saranno aggiustamenti e novità che daranno un forte sviluppo al biometano, che verrà incentivato con un nuovo sistema dal 2017 al 2022”, ha detto tra l’altro Giovanni Perrella (dipartimento Energia del MISE).
Una delle ragioni che spinge il Governo a intervenire è che, malgrado l’obiettivo fissato dalla Commissione europea per il 2020 del 10%, la quota di rinnovabili nei trasporti si attesta intorno al 5%. Inoltre, nel 2018 dovrà essere introdotta una quota crescente di carburanti a basso impatto e il biometano potrebbe rappresentare l’unico biofuel in grado di garantire i requisiti europei. Il Consorzio Italiano Biogas, Snam e Confagricoltura hanno presentato pubblicamente un manifesto comune di sostegno alla filiera del biometano italiano.
UN MANIFESTO DEI PRODUTTORI DI BIOGAS
Il manifesto, indirizzato al Governo e alla Commissione europea, evidenzia la necessità di elaborare un’agenda per il biometano con l’obiettivo di ridefinire l’intervallo temporale per l’accesso agli incentivi, considerata la necessità di modulare in maniera più adeguata la loro attuazione, e la previsione di un target annuo di biometano da immettere in rete entro il 2030. Si richiede l’aggiornamento della normativa nazionale in tema di biocarburanti avanzati coerentemente con la direttiva relativa ai biocarburanti e al cambiamento indiretto di destinazione dei terreni (ILUC) e la previsione di un sistema che valorizzi il ruolo della filiera di produzione del biometano nella strategia di riduzione della CO2.