Che siano Big oppure no, i dati stanno cambiando il modo in cui vengono prese le decisioni aziendali. E di pari passo cambia anche il rapporto uomo-macchina. Su questo tema l’Economist Intelligence Unit ha realizzato per conto di Ricoh la ricerca Uomini e Macchine – www.ricoh.it.Lo studio mette in evidenza come molti dirigenti aziendali sono ormai consapevoli del fatto che i volumi di dati, il moltiplicarsi delle fonti che li generano e gli strumenti per analizzarli stanno trasformando i processi decisionali. Il cosiddetto Information Overload è una delle principali sfide che le aziende si trovano ad affrontare: se in passato prendere decisioni era difficile a causa dell’insufficienza di dati, oggi il problema è che le informazioni sono troppe.
La metà del campione di indagine è convinta che le tecnologie innovative che integrano funzionalità per la gestione e l’analisi dei dati stanno migliorando la capacità dei dipendenti di prendere decisioni. I dirigenti citano i data analytics in cima alla lista delle tecnologie in grado di valorizzare l’intuizione e l’immaginazione nel posto di lavoro. Si tratta soprattutto di una sfida cognitiva piuttosto che tecnologica: in che modo le persone possono dare un significato ai Big Data?
Prendere le corrette decisioni di business
I managed document services di Ricoh aiutano le aziende a raggiungere questo obiettivo grazie a progetti innovativi e customizzati che prendono in considerazione persone, processi e tecnologie. Ricoh applica un modello completo e strutturato in cinque step. Un approccio che garantisce un progetto che, personalizzabile sulla base delle esigenze dei clienti, migliora la governance delle informazioni cartacee e digitali nelle fasi di acquisizione, gestione e condivisione. Sia in ufficio sia da remoto il personale aziendale può accedere all’informazione giusta, al momento giusto e nel formato corretto, riuscendo così a prendere decisioni di business efficaci.
L’intuizione delle persone rimane fondamentale
Il nuovo contesto trasforma sia i processi decisionali sia il ruolo delle persone e delle macchine all’interno delle aziende. La sempre maggiore diffusione delle comunicazioni machine-to-machine, della robotica, dei data analytics e di numerose altre tecnologie nel business e nella società sembra mettere in secondo piano il ruolo dell’intuizione e dell’immaginazione umana in molte attività.
Ci si pone la domanda: le macchine relegheranno la creatività umana in secondo piano? La maggior parte dei manager (7 su 10) coinvolti nella ricerca ha affermato che il supporto delle tecnologie è fondamentale per prendere decisioni importanti, ma lo sono altrettanto l’immaginazione e l’intuizione delle persone. L’It da sola non può portare valore e sono l’intuizione e l’esperienza dell’uomo a fare la differenza. Secondo il campione di indagine sarà difficile che in futuro robot e computer potranno sostituirsi all’uomo nelle decisioni di business, anche se è indubbio che la tecnologia avrà effetti positivi sull’immaginazione umana.