Un nuovo appuntamento a tema Transition per TEDxBologna 2016, che da quest’anno si sposta al Teatro Comunale. Quattordici nuovi punti di vista: dallo psicologo, all’artista, dall’economista al filantropo al meteorologo insieme per parlare di come modificare le proprie esistenze cambiando prospettiva di pensiero.
Saliranno sul palco Simone al Ani, performer di manipolazione dinamica già vincitore di Italia’s got talent, Stefano Zamagni, membro della Pontificia Accademia delle Scienze, Giovanni Castelli fondatrice dei “i bambini dharma”, il direttore di Ashoka Alessandro Valera, lo psicologo Luca Mazzucchelli e molti altri ancora. Abbiamo intervistato Luca Lombroso, meteorologo, personaggio televisivo che interverrà a Bologna con una relazione sui cambiamenti climatici e l’accordo della COP21 di Parigi.
Domanda. Quali sono gli obiettivi della COP 21?
Risposta. L’obiettivo dell’accordo di Parigi e limitare l’aumento delle temperature globali entro 2ºC rispetto all’era preindustriale, facendo ogni sforzo per stare dentro la soglia prudenziale di 1.5ºC, che consentirebbe alle piccole isole stato oceaniche di sopravvivere o almeno adattarsi all’innalzamento del livello del mare. L’accordo di Parigi è un nuovo accordo internazionale, già ratificato da USA, Cina, Brasile, India e altri 60 Stati e da pochi giorni anche dall’Unione europea. Parigi ha segnato un cambio di approccio anche negli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra, non più negoziate a tavolino in lunghe e spesso litigiose e inconcludenti discussioni e negoziati ma presentate in modo volontario, attraverso gli INDC, intendend National determinate contribution.
D. Quali sono le prospettive di questo accordo?
R. La buona notizia è che praticamente tutti i Paesi del mondo hanno presentato impegni, incluso appunto USA, Cina, Brasile, India ed Unione Europea. L’impegno italiano rientra nel pacchetto europeo che prevede la riduzione del 40% delle emissioni serra entro il 2030 rispetto al 1990. L’altra faccia della medaglia è che gli impegni assunti sono largamente insufficienti per l’obiettivo 2 gradi, che sarà oggetto del mio talk a TEDx Bologna, dove illustrerò cosa comporta al pianeta un riscaldamento di due gradi e cosa un modello BAU, business as usual. Sarà dunque necessario, alle prossime conferenze, rendere più ambiziosi gli impegni nazionali ma anche assumere impegni subnazionali, da parte di regioni, città, comunità locali, associazioni e anche imprese e mondo economico, è già ci sono diversi esempi in proposito.
D. Quali sono le implicazioni che i mutamenti climatici possono avere sulla produzione mondiale?
R. La banca mondiale da un termine diciamo così soft, il modello economico attuale porterebbe a un cambiamento climatico ” incompatibile con la società globale interconnessa”. Ridurre le emissioni e in prospettiva dire ‘Ciao fossili”, che è anche il titolo del mio libro, ciao fossili cambiamenti climatici resilienza e futuro post Carbon, edizioni Artestampa, è necessario anche perché le risorse, energetiche e minerarie, sono limitate, e la produzione dipende dall’ambiente, non viceversa. Non è quindi un problema di orsi polari ma della società, e del resto è noto che agire costa molto meno di riparare i danni, ma qui la questione non è economica, bensì di sopravvivenza.