“Intesa Sanpaolo, attraverso la propria rete di banche in Croazia, Albania, Slovenia, Bosnia-Erzegovina e Serbia, stima di mettere a disposizione affidamenti per un totale di €1 miliardo a favore delle Pmi dell’area balcanica occidentale coinvolte nell’iniziativa”.
Quale iniziativa? Lo ha dichiarato Ignacio Jaquotot, responsabile della Divisione Banche Estere del Gruppo Intesa Sanpaolo, nel corso della conferenza internazionale “Supporting Local Enterprises and SME’s along China’s Belt and Road Initiative in South Eastern Europe” organizzata dall’Iniziativa Centro Europea (InCE) e dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS).
Il programma Belt and Road Initiative (“Nuova Via della Seta”) costituisce un’opportunità concreta di sviluppo per i Paesi Balcanici, che rappresentano figurativamente la porta occidentale della Nuova Via della Seta, in quanto si propone di migliorare il gap infrastrutturale con l’Occidente grazie ai notevoli investimenti che si riverseranno nell’area nei prossimi decenni, stimati in circa 11 miliardi di dollari.
ACCEDERE AI SUB APPALTI E’ VITALE PER LE PMI
L’ampio afflusso di IDE nell’area dei Balcani avrà una ricaduta sui ritmi di crescita dei Paesi destinatari degli investimenti e in particolare sul tessuto locale delle Pmi, che costituiscono il 99% del totale delle imprese nella Regione e occupano il 60% della forza lavoro. Si stima pertanto che queste aziende possano avere l’opportunità di accedere a sub-appalti in misura significativa del valore del progetto, contribuendo in primis allo sviluppo dei settori dei materiali da costruzioni, della logistica, dell’impiantistica e in generale di tutti quei servizi legati alla connettività.
“I finanziamenti, principalmente a medio-lungo termine e leasing, destinati alle imprese clienti del network del gruppo Intesa Sanpaolo nell’area dei Balcani occidentali, saranno d’importo fino a 15 milioni di euro e di durata massima di regola non superiore ai 10 anni”, ha aggiunto Jaquotot, “e mireranno a finanziare l’acquisto d’impianti, macchinari, attrezzature o automezzi, oltre all’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di stabilimenti industriali e gli investimenti in immobilizzazioni immateriali collegati ai progetti infrastrutturali della Belt and Road Initiative, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione”.
La Divisione Banche Estere del gruppo Intesa Sanpaolo presidia l’attività del gruppo sui mercati esteri nei quali è presente tramite banche controllate e partecipate che svolgono attività di commercial banking, fornendo indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate. E’ responsabile della definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati già presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell’operatività delle banche estere e della gestione delle relazioni delle banche estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le
filiali o altri uffici esteri della Divisione Corporate e Investment Banking.
CON CHI OPERA INTESA SANPAOLO NELL’AREA BALCANICA
La divisione opera con:
• Privredna Banka Zagreb in Croazia (totale attivo €9,5 mld, 197 filiali)
• Banca Intesa Beograd in Serbia (totale attivo €3,9 mld, 168 filiali)
• Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina in Bosnia-Erzegovina (totale attivo €795 ml,
52 filiali)
• Intesa Sanpaolo Bank Albania in Albania (totale attivo €1 mld, 32 filiali)
• Intesa Sanpaolo Bank Romania in Romania (totale attivo €933 ml, 45 filiali)
• Banka Koper in Slovenia (totale attivo €2,2 mld, 52 filiali)
Nel primo trimestre 2016, la Divisione ha registrato proventi operativi netti per 510 milioni, pari a
circa il 12% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo.