La Fed prepara la sua uscita dal programma
di quantitative easing

 

SI È FATTA ORA, SIGNORI: LA FED PREPARA LA SUA USCITA DAL PROGRAMMA DI QUANTITATIVE EASING

Di Richard Woolnough, gestore obbligazionario M&G

10 giugno 2013 – Negli ultimi cinque anni la Federal Reserve americana ha offerto ai mercati una coppa di punch traboccante di valuta facile: dai bassi tassi di interesse, al quantitative easing, alla regolamentazione bonaria. Lo scopo della festa era di mantenere alta la vitalità e fare in modo che il deprimente ciclo di recessione non virasse verso la depressione. Questa generosità si è rispecchiata in tutto il mondo in diverse modalità, e finora la politica ha lavorato con vari livelli di successo. L’effetto netto è stato di evitare la depressione economica.

I bassi tassi di interesse e la spesa pubblica in disavanzo hanno funzionato negli Usa. I due grafici sotto mostrano il trend di lungo termine dei tassi di interesse Usa e il trend di disoccupazione, con le note che mostrano quanto tempo ci ha messo la Fed a rialzare i tassi dopo un picco nel livello di disoccupazione. Questa volta, non solo il volume di liquidità ha infranto ogni record, ma la durata della festa, in termini di quanto a lungo siamo stati seduti al bar divertendoci, è stata notevole se la paragoniamo ad altri cicli. Districare questa situazione pone sicuramente delle sfide.

 

 

Il barman Ben Bernanke sa di dover affrontare questo problema, poiché la depressione è oggi decisamente improbabile dalle sue parti. Il sistema finanziario sta funzionando, il mercato immobiliare è di nuovo in fase di ripresa, e la disoccupazione è in calo. Il mercato dei futures sconta oggi il primo rialzo dei tassi da parte della Fed per gli inizi del 2016, ma la crescita potrebbe essere molto più spinta di quanto ci si aspetti visto il rimbalzo del mercato immobiliare, che potrebbe inoltre far diminuire più velocemente la disoccupazione, prima di quanto non ci si aspetti. Quindi, c’è il rischio reale che la Fed dovrà muoversi prima di quanto non si aspetti il mercato. Il grafico seguente mostra come secondo Unicredit, dati gli aumenti medi dei payroll negli ultimi sei mesi, la soglia stabilita di disoccupazione potrebbe essere raggiunta tra gli inizi e la metà del 2014, ed è possibile che ciò avvenga anche prima se il mercato immobiliare continua a rafforzarsi.

 

Date le oscillazioni nervose del mercato nelle ultime due settimane dopo il discorso di ridurre gradualmente il QE, Bernanke deve decidere come interrompere con il minimo danno la festa che ha generosamente finanziato.

Non vuole turbare troppo i suoi clienti (i mercati), perché il caos che può derivare quando una folla di ubriachi si riversa nelle strade non è mai piacevole. Deve guidare alla porta i suoi clienti con delicatezza e con il sorriso stampato in faccia.

Questo è in effetti ciò che la dichiarazione della Fed sta facendo. La Fed sa che l’economia Usa è su un terreno stabile e che c’è bisogno di togliere un po’ degli stimoli. Di base sta dicendo “grazie a tutti voi signori, finite i vostri drink e uscite dal locale”. E come ogni buon padrone di casa, la Fed dà una pacca sulla spalla ai suoi clienti ubriachi e promette che riapriranno l’indomani, così il cliente esce contento e con la speranza del giorno dopo.

Si è fatta ora signori, prego.

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