Sono passati cinque anni dall’entrata in vigore della Legge 3/2012 che regola il sovraindebitamento e introduce nell’ordinamento giuridico italiano la procedura di esdebitazione, un istituto ancora poco conosciuto che però interessa un’ampia platea: dalle imprese non fallibili, ai lavoratori autonomi, ai semplici consumatori e famiglie che si sono indebitate, ad esempio, a causa di un imprevisto, per la malattia di un familiare o per la perdita del lavoro.
Delle criticità e dei possibili sviluppi della Legge 3/2012 si è discusso nel corso del convegno dal titolo Legge sul sovraindebitamento: salva-suicidi o ammazza imprese? La consapevolezza della parte debole e la tutela del credito per le Imprese, che si è svolto a Roma, presso la sede del CNEL, organizzato dall’Osservatorio Impresa e Consumatori, in collaborazione con Prodeitalia.
L’incontro ha offerto la possibilità di riflettere su alcune criticità della Legge 3/2012. “Una di queste – fa notare l’Avvocato Francesca Scoppetta, ideatrice del Progetto Prodeitalia – è il divieto di falcidiabilità dell’IVA previsto nell’ambito del procedimento di composizione della crisi da sovraindebitamento. Con questa scelta le piccole imprese, artigiani e famiglie che si sono indebitate proprio a causa dei tributi non pagati vengono abbandonati, generando una grave forma di ingiustizia se si pensa che il criterio di falcidiabilità, invece, è previsto per molte grandi aziende Spa. E’ auspicabile e doveroso, dunque, prevedere l’eliminazione del divieto di falcidiabilità dei debiti per IVA”.
I lavori del convegno successivamente si sono concentrati su altri temi critici come, ad esempio, una mancata comunicazione che fornisca una corretta divulgazione della norma, questo problema si unisce anche ad una scarsa formazione e cultura finanziaria degli italiani. La comunicazione su questi temi, infatti, dovrebbe essere finalizzata a far conoscere la legge e nello stesso tempo a formare il cittadino. Un altro elemento di discussione è stato l’Organismo di Composizione della Crisi le cui funzioni sono delegate a curatori fallimentari perché, ad oggi, manca ancora una classe professionale adeguata, in grado di occuparsi di finanza creativa, mediazione e negoziazione assistita.
“La Legge 3/2012 nondimeno ha il grande pregio di voler riabilitare il soggetto debitore nel tessuto economico, l’istituto è stato creato affinché il debitore da una situazione passiva, torni ad essere attivo e quindi un soggetto economicamente produttivo. – Ha concluso l’Avvocato Scoppetta – E’ innegabile che la micro-economia abbia delle ricadute sulla macro-economia: una famiglia con debiti influenza anche l’economia dello Stato, una piccola impresa in difficoltà produrrà una serie di meccanismi negativi che impediranno il buon funzionamento degli ingranaggi dell’economia. Da una recente indagine condotta dal nostro Osservatorio Prodeitalia tra gli imprenditori assistiti, i casi di sovraindebitamento ‘incolpevole’ del debitore sono circa il 60%, dati in aumento in questi ultimi due anni che testimoniano l’urgenza di far conoscere la Legge”.
“L’Osservatorio Imprese e Consumatori è ispirato al bene comune, in una prospettiva di continuo dialogo tra le parti. E’ quindi naturale – ha spiegato Antonio Persici, Presidente Oic (nella foto) – che il nostro Osservatorio promuova occasioni di approfondimento su temi quali il sovraindebitamento che sono di stretta attualità, coinvolgendo i massimi esperti. Vogliamo portare poi le nostre istanze all’attenzione delle Istituzioni, come già fatto per altre tematiche, per creare regole nuove e giuste per tutti, nel rispetto di quella “democrazia delle competenze” in cui crediamo molto. Il successo di questo Convegno ci conferma che siamo sulla giusta strada”.