Nel 2012 le esportazioni italiane nel mondo sono cresciute del 3,7% con una crescita media dell export nel primo bimestre di quest anno del 2,5%. Durante il convegno Internazionalizzare per crescere – Quale sistema paese per vincere questa sfida? organizzato dall’Associazione di volontariato osservatorio per la sicurezza, Andromeda, hanno partecipato imprenditori di piccole e medie imprese che hanno raccontato il loro sogno di internazionalizzazione e le loro strategie per sfidare e superare la crisi. Erano presenti tra gli altri: 3TI S.p.A, società di progettazione ingegneristica; WiseGroup srl integratore di sistemi; Macroaerospace spa sicurezza satellitare; NA -IF srl, difesa e sicurezza terrestre e marittima; Cea spa, difesa aerea.
Le imprese italiane per tornare a crescere hanno bisogno di accesso al credito, di un sistema meno burocratico, di una riduzione significativa del cuneo fiscale e di essere favorite nell’accesso ai fondi europei. “E importante”, ha spiegato Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento europeo, presente al convegno “ascoltare le imprese, valorizzare le buone idee, per fare tutto questo c è bisogno di una politica industriale europea che al momento non esiste. E indispensabile affiancare al rigore economico anche sviluppare iniziative in grado di agevolare le Pmi nel loro cammino”.
Secondo uno studio di Unioncamere sono circa 70.000 le imprese che si dichiarano pronte a investire all estero. Esiste una linea diretta tra export e crescita economica. “Le aziende hanno a disposizione la nuova figura dell’export manager, una figura professionale che ha il compito di sviluppare il mercato estero dell’azienda per la quale lavora”, ha detto l’avvocato Amedeo Teti, direttore generale per la politica commerciale internazionale – Ministero dello Sviluppo Economico. “Il suo compito è quello di scegliere nuovi potenziali mercati esteri e di elaborare le strategie efficienti per favorire la presenza aziendale nei paesi precedentemente individuati. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso anno il saldo di conto corrente dell’Italia ha evidenziato un passivo di 11,6 miliardi di euro, quasi 37 miliardi in meno che nel 2011. Un progresso da attribuirsi quasi esclusivamente al comparto merci che, grazie alla performance positiva delle vendite all’estero di prodotti Made in Italy rispetto agli acquisti, è passato in soli dodici mesi da un passivo di 17 miliardi ad un surplus di quasi 18. Mediamente nel 2012 le esportazioni italiane nel mondo sono cresciute del 3,7% (un punto e sette decimi in più quelle mondiali), mentre quelle dei paesi extra europei del 9,2%.
I profili delle aziende presenti al convegno
Wisegroup
Flessibilità, dinamicità ed efficienza sono alla base del modus operandi dell’intera holding. Wisegroup Europe nasce dallo spin off di un gruppo di aziende leaders nell’ambito di soluzioni e strategie Ict che operano nel settore da oltre 15 anni. Annovera referenze di primaria importanza sia Nazionali che Internazionali in aree di mercato altamente competitive. L’azienda di Roma si posiziona sul mercato come system. In meno di due anni Wisegroup si consolida sul mercato Italiano ed inizia il suo percorso di internazionalizzazione nel 2013. Apre una sede ad Abu Dhabi negli Emirates, acquisisce contratti in Francia, stringe partnerships importanti per la distribuzione esclusiva in Italia di prodotti strategici nei settori sicurezza, business intelligence ed infrastruttura. Investe nella R&D sviluppando prodotti proprietari e patrimonializzando alcune soluzioni tramite l’acquisizione di alcune realtà Italiane. Controlla ad oggi la Syskore srl, la web eeality srl e la Wimind srl rispettivamente mappate nelle divisioni sicurezza, enterprise, servizi gestiti. Wisegroup Europe si colloca nel mercato Ict con l’intento di supportare e gestire a 360 gradi, attraverso le sue società, le complessità aziendali che caratterizzano i mercati più competitivi in cui operano propri partner e clienti. L’azienda realizza soluzioni ad alto contenuto tecnologico, supportate da alti livelli di consulenza, ha l’obiettivo di attribuire valore aggiunto all’offerta relativa all’intera infrastruttura It e gestionale dei propri clienti.
“In questo momento siamo in trattativa per aprire una sede negli Stati Uniti e a Mosca. Proprio a Mosca si è tenuto il G20 e in quell’occasione Wisegroup è stata una delle aziende chiamate a rappresentare l’Italia. Nel nostro Paese ci sono molte eccellenze. Il problema è spesso di visibilità per arrivare velocemente su quei mercati che hanno bisogno del nostro know how”, ha spiegato Massimo Ciaglia, presidente WiseGroup srl (Integratore di Sistemi).
C.E.A. S.p.A.
Cea (Costruzioni Elettromeccaniche Aeronautiche), è un’azienda, costituita nel 1998, attiva nei seguenti settori:
• Aeronautico: con l’assemblaggio e la costruzione di particolari per aerei ed elicotteri e la revisione strutturale periodica di questi ultimi;
• Elettromeccanico: con l’ingegnerizzazione e la produzione di quadri elettrici con particolari caratteristiche di automazione che trovano applicazione nel campo della telefonia ed in quello della sicurezza delle gallerie ferroviarie.
Nei suoi stabilimenti di Castelliri (Frosinone, Italia), dotati di una struttura di 9.500 mq coperti su una superficie totale di 20.000 mq, Cea opera nei settori elettromeccanico ed aeronautico attraverso la sinergia di due business units le cui professionalità si integrano fornendo al prodotto Cea il valore aggiunto di una solida esperienza acquisita nei diversi settori. Dotata del secondo impianto galvanico più grande d’Europa, la business unit aeronautica è fortemente concentrata nella realizzazione di particolari per aerei ed elicotteri, militari e civili, nonché revisioni strutturali. Mutuando dal settore aeronautico logiche industriali e di processo, la business unit elettromeccanica ha acquisti dal 2003 la posizione di leader nella nicchia della messa in sicurezza delle gallerie ferroviarie. “Cea si è recentemente occupata della messa in sicurezza della nuova stazione ferroviaria AV di Bologna. Ora l’azienda dopo aver lavorato in Brasile ed in Turchia per la tratta Autostradale Istanbul/Ankara, sta puntando verso il mercato messicano, oltre a guardare sempre con grande interesse allo scenario europeo. Il nostro approccio al lavoro tiene a mente il concetto di responsabilità sociale d’impresa, per gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico”, ha detto Simone Caporale, di Cea spa (Difesa aerea).
NA-IF – Natural Interfaces
Acronimo di natural-interfaces, Na-If è un sistema che permette una nuova modalità di interazione uomo-macchina e uno step evolutivo rispetto ai tradizionali sistemi di input/output. Il team che compone Na-If ® proviene da differenti facoltà scientifiche che vanno dalla fisica, alla matematica, all’ingegneria e si pone come obiettivo quello di diventare leader nella creazione sistemi di interazione uomo macchina semplici ed intuitivi che permettano di gestire scenari molto complessi. I sistemi Na-If nascono avendo come riferimento il mercato Enterprise, ed in particolare per lavorare con sistemi complessi, trusted e mission critical (Aeroporti, Difesa, Controllo del territorio), il che fa del sistema Na-If l’unico sistema multitouch-multiuser presente nel mercato nato con le caratteristiche richieste per questi tipi di ambienti, e Na-If l’unica azienda ad essere presente in questi settori, dove l’affidabilità, la sicurezza e le performance sono elementi chiave di un prodotto, oltre al know-how necessario alla realizzazione di architetture di back-end capaci di integrarsi a sistemi aziendali esistenti.
“Na-If è stata ed è la prima azienda al mondo a veicolare una nuova modalità di interazione uomo-macchina, la Natural User Interface in ambienti operativi considerati critici, a differenza di tutti gli altri competitor presenti sul mercato, che utilizzano i propri sistemi in musei, esposizioni, eventi, o come tavoli o vetrine interattive in ambito retail. Non solo per opportunità di mercato, ma per limiti tecnologici in quanto le altre tecnologie presenti sul mercato sono poco adatte ad essere calate in ambiti troppo differenti da quelli elencati, sia per motivi di tolleranza all’errore,quindi affidabilità e sicurezza, sia per funzionalità specifiche non presenti in altri sistemi. I principali mercati individuati e per i quali Na-If ha realizzato o sta realizzando progetti innovativi sono: aeroportuale, aeronautico, militare e sicurezza, controllo del territorio (Smart Country), logistica, sistemi di controllo delle folle”, ha spiegato Marco De Vecchi, executive partner & account manager Na-If.
3TI – Progetti Italia, Ingegneria Integrata
Nata per volontà di un gruppo di professionisti, l’azienda si occupa di progettazione ingegneristica in campo civile. 3TI Progetti nasce nel 1997 con l’obiettivo di dare vita ad una organizzazione in grado di garantire eccellenza nell’intero spettro di servizi, dalla consulenza strategica alla progettazione di dettaglio, dalla progettazione ambientale alla direzione lavori e coordinamento della sicurezza, fino al project e construction management, impegnandosi con professionalità sia in interventi di grandi dimensioni sia in interventi puntuali e di piccole dimensioni. In questi ambiti 3TI opera sia come progettista principale o unico, sia come specialista nelle diverse discipline tecniche, collaborando con importanti partner e progettisti, italiani e stranieri. Nel corso degli ultimi anni 3TI ha costantemente superato il numero di 200 nuovi progetti avviati nell’anno, portando così ad oltre 2500 il numero globale dei progetti a cui 3TI ha dato il proprio contributo, ponendo in ogni circostanza la massima attenzione alla visione generale, cercando di individuare le necessità e di soddisfarle con soluzioni creative ed altamente qualificate. 3TI Italia. può oggi documentare un estesissimo curriculum che spazia dall’ambito della progettazione di grandi infrastrutture, per il trasporto (strade ed autostrade, ferrovie, tramvie e metropolitane, porti ed aeroporti) e non (acquedotti, fognature, sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili) alla progettazione di interventi di trasformazione e riqualificazione dell’ambito urbano, mediante interventi di nuove costruzioni, di manutenzione del patrimonio edilizio esistente, di adeguamento degli spazi pubblici. 3TI Italia. è una società di ingegneria multidisciplinare specializzata nella gestione di commesse articolate e complesse la cui attività spazia nell’intero spettro di servizi, dalla consulenza strategica alla progettazione di dettaglio, dal cost engineering al project managment, nei campi delle infrastrutture, della sicurezza, dello sviluppo di progetti ecosostenibili.
3TI Italia può oggi documentare un estesissimo curriculum che spazia dall’ambito della progettazione di grandi infrastrutture, per il trasporto (strade ed autostrade, ferrovie, tramvie e metropolitane, porti ed aeroporti) e non (acquedotti, fognature, sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili) alla progettazione di interventi di trasformazione e riqualificazione dell’ambito urbano, mediante interventi di nuove costruzioni, di manutenzione del patrimonio edilizio esistente, di adeguamento degli spazi pubblici. Attualmente è impegnata nella progettazione esecutiva di grandi opere quali i lavori di ammodernamento ed adeguamento di un tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, per i quali seguirà anche la direzione lavori, con il general contractor grandi lavori Fincosit, i lavori di costruzione di un lotto dell’ampliamento dell’Autostrada A4 con Impregilo, e, in Ati con Astaldi, nella progettazione esecutiva del passante ferroviario e nuova stazione AV di Torino.
“Da quest’anno sta partendo il settore esteri. Sono state aperte diverse sedi in varie nazioni. Ad oggi si contano 200 aderenti in Italia e 80 nelle sedi estere. L’obiettivo è entro il 2017 di spostare l’80 percento di fatturato all’estero”, ha spiegato Giorgio Casciani, amministratore delegato 3TI spa (Società di progettazione ingegneristica).
Macroaerospace
Macroaerospace è la prima azienda privata nel settore aerospaziale, che può fornire la sicurezza dei dati di classe militare per il mercato civile; ad oggi nel mondo non ci sono fornitori di dati di archiviazione spazio. L’azienda ha sviluppato CubeSat, debitamente testato da Esa, un tipo di satellite miniaturizzato utilizzato nella ricerca spaziale che di solito ha un volume di un litro esatto (cubo di 10 cm), ha una massa di non più di 1,33 chilogrammi, e in genere di uso commerciale. Macrospace CubeSat è un mezzo conveniente indipendente di ottenere un carico utile in orbit. Questo mini satellite è in grado di proteggere dati sensibili contro l’hackeraggio. Il satellite, infatti, è inattaccabile e non intercettabile.
“Cube Sat è un prodotto innovativo perché tutti i nostri competitor lavorano su server di terra. La nostra internazionalizzazione sta nascendo ora. Non abbiamo competitor quindi stiamo cercando di aprire un vero e proprio mercato ma sia o ancora in una fase di industrializzazione del prodotto. Offriamo un sistema di storage basato su cloud satellite, con il vantaggio della mobilità e flessibilità, ma senza i punti deboli legati alla sicurezza in Internet”, ha detto Matteo Crosara, presidente Macroaerospace SpA (Sicurezza Satellitare).