Lombardia leader nell’eCommerce, porta a porta e televendite

Lombardia: è boom per il commercio online porta a porta e tramite televendite. Sono oltre 5 mila le nuove aziende, (+5,5% in un anno – +45% dal 2010), con oltre 12 mila gli addetti. Le province più dinamiche Milano, Brescia, Bergamo e Monza.

Per la Regione Lombardia è boom del commercio online +5,5% in un anno e +45% in sei. Sono 5.355 imprese attive tra online, porta a porta, vendita tramite distributori automatici o tv. Erano 3.701 nel 2009 e 5.077 un anno fa. Oltre 12 mila gli addetti in regione nel settore, su un totale italiano di quasi 60 mila. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, anni 2015, 2014 e 2009.
La provincia di Milano prima con 2.095 imprese nel settore, in crescita del 9% in un anno e del 58% in sei. La provincia di Milano è seguita da quella di Brescia con 783 (+4,7% e +32,7%), Bergamo (545, +5,8% e +46,9%), Monza (453, +0,7% e +48,5%), Varese (368, +2,2%, +17,6%). L’aumento maggiore in un anno lo registra Pavia: +16%, quello in sei anni Mantova (+94,4%) e Cremona (+82,9%). Degli oltre 12 mila addetti lombardi, impegnati soprattutto nell’on line e nella vendita tramite distributori automatici, 5 mila operano a Milano, 2 mila a Bergamo e oltre mille a Monza e Brianza e Brescia.

3.000 IMPRESE SOLO NELL’E-COMMERCE

Più numerose le imprese che vendono in internet, quasi 3 mila. Crescono del 9,5% in un anno e del 147% in sei anni. Poi c’è la vendita porta a porta, 1.212 imprese, +7,3% l’ultimo anno e +25% dal 2009. Rallenta nell’ultimo anno la distribuzione automatica: le imprese sono circa 600, in calo del -2% in un anno, anche se oggi comunque sono il 28% in più di sei anni fa. In aumento invece le attività che utilizzano la televendita: passano dalle 19 del 2009 alle 32 del 2015. In Italia le imprese crescono del +4,2% in un anno e del +31,3% in sei anni. Sono oltre 36 mila e operano soprattutto a Roma (4.132, -2,5% in un anno) e Torino (2.948, -2,8%). Milano è terza come numero di imprese ma seconda se si considerano gli addetti (oltre 5 mila, quasi alla pari con Roma). Seguono, per numero di attività, Napoli, Treviso e Genova. Tra le prime venti anche Brescia, Bergamo e Monza

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