L’Università di Sassari si è aggiudicata la gara italiana di mediazione precedendo Trento, la Statale di Milano e Verona. Premiate anche la Bocconi e l’Università di Modena – Reggio Emilia. In totale hanno aderito 24 atenei, 120 partecipanti, con 60 sfide in due giorni.
La competizione italiana di mediazione è stata vinta dall’Università di Sassari seguita da Trento e dal bronzo, a pari merito, per l’Università Statale di Milano e Verona. Premi speciali sono stati assegnati a ADR Arte all’Università Bocconi e Premio Studio La Scala sul caso in tema di contratti bancari a Modena – Reggio Emilia. Quattro le squadre milanesi, 6 le lombarde, 24 le italiane che hanno partecipato alla “Competizione Italiana di Mediazione”, giunta alla Quinta Edizione, organizzata dalla Camera di commercio di Milano, con la sua azienda speciale Camera Arbitrale, in collaborazione con l’Università Statale di Milano. Per la vasta partecipazione, Milano a livello europeo è seconda solo dopo Parigi. Milano Cattolica contro Verona, Milano Statale contro Siena, Milano Bocconi contro Torino, Milano Bicocca contro Sassari, Bergamo contro Roma Luiss, Pavia contro Firenze: sono alcune delle sfide tra gli studenti di diritto per il titolo italiano di “miglior mediatore”. Una gara cresciuta nel corso del tempo. Nella prima edizione avevano partecipato solo 7 squadre. Sono state 60 le sfide svolte in due giorni, per dimostrare il proprio punto di vista in un caso di mediazione. Da un conflitto tra due società per una gara d’appalto per avere presentato lo stesso progetto, avendo avuto in tempi diversi lo stesso collaboratore, da un contenzioso per la proprietà di un quadro, acquistato dopo che era stato rubato, ad una presentazione riuscita male a causa di un incidente che non ha fatto arrivare i materiali necessari. Le università partecipanti sono state Bergamo, Camerino, Ferrara (sede di Rovigo), Firenze, Genova, Milano Bicocca, Milano Bocconi, Milano Cattolica, Milano Statale, Modena- Reggio Emilia, Parma, Pavia, Piacenza Cattolica, Sassari, Siena, Torino, Trento, Urbino, Verona, LUISS (Roma), LUM Jean Monnet, Università Telematica Pegaso, Università del Piemonte Orientale (Alessandria), Università del Salento (Lecce).
Per ogni incontro di mediazione ciascun ateneo ha schierato una squadra composta da 2 studenti, dei quali uno impersona la parte coinvolta nella controversia e l’altro il suo avvocato. I team si sono sfidati in una serie di procedimenti di mediazione simulate, con lo scopo di dimostrare le capacità dei propri rappresentanti a negoziare le controversie in modo cooperativo ed efficace. Gli incontri, della durata di 85 minuti, si sono svolti davanti ad un mediatore professionista esperto e ad altri due mediatori che hanno operato in veste di valutatori. A loro il compito di stabilire chi sia stato il negoziatore più efficace. L’Università di Camerino, regolarmente iscritta alla Competizione, non ha partecipato a causa degli enormi problemi organizzativi seguiti al sisma che ha colpito l’ateneo marchigiano.