Marco Falsarella ci spiega l’International Beach Club

Che cos’è l’International Beach Club e soprattutto perchè se ne parla? Si tratta di realtà imprenditoriale gestita da un management italiano formato da Marco Falsarella (nella foto sotto), Claudia Serafini e Luca Iacoponi, che gestisce i locali a marchio Singita Miracle Beach. Locali alla moda, di punta, diventati in poco tempo un punto di riferimento del settore del lifestyle beach a livello nazionale e internazionale come il S Club, Spirits & Soul Food, concepito come la casa di un viaggiatore piena di ricordi, pezzi di mondo e di vita. Abbiamo rivolto alcune domande a Marco Falsarella per scoprire di più quale strategia è stata adottata per a ideare e realizzare quanti locali.

marco-falsarellaDomanda. Quali sono i punti forza che a suo avviso hanno portato i due locali a questo grande successo?
Risposta. Sicuramente la parte emozionale, che per noi è molto importante. Entrare in questi locali è come una breve vacanza, dopo la quale si torna rigenerati e arricchiti di nuove esperienze. Il Singita ha un’ambientazione etno-chic, con atmosfere lounge e rilassate. È il palcoscenico di eventi e feste trendy, di serate suggestive per suoni, immagini, colori e sapori. S Club, invece, ha uno stile più urban, con oggetti provenienti da ogni angolo di mondo, ciascuno con la propria storia e le proprie emozioni da ricordare. I primi due locali, Singita e S Club, sono stati aperti a Fregene. Il format Singita è stato replicato con successo a Marina di Ravenna. Quello del S Club, con ottimi risultati, a Ravenna.

D. In un momento di generale incertezza economica e di contrazione delle spese, avete deciso di andare contro corrente, investendo in nuovi locali, e state valutando l’apertura di nuovi franchising in Italia e all’estero. Cosa vi ha portato a questa decisione?
R. Possiamo contare su un modello di business forte in crescita costante. Abbiamo anche effettuato una ricerca statistica accurata e dopo un’analisi, delle nuove città e dei locali già aperti, ci siamo resi conto che le emozioni che trasmettiamo al nostro pubblico sono un valore aggiunto estremamente raro e un potenziale su cui investire. Noi non ci limitiamo a vendere un aperitivo. Proponiamo ogni volta un’esperienza unica, diversa da quella che si può vivere in altri luoghi. Per questo abbiamo deciso di puntare su un Franchising Emozionale, su un Franchising dunque che facesse esattamente di
questo il suo punto forza. A giudicare dai dati dell’ultima stagione e dai riconoscimenti prestigiosi
(il Singita è il migliore beach Bar dell’estate 2016) ci stiamo muovendo nella direzione giusta.

D. Ma cosa significa franchising emozionale?
R. Vuol dire costruire l’intero format sulle emozioni. Il nuovo locale non si limiterà a riproporre le
ambientazioni, il cibo e i cocktail e al rispetto delle procedure aziendali, ma dovrà puntare a creare
prodotti e situazioni in grado di sorprendere ed emozionare il cliente. Una spiaggia o Beach Club
oggi non sono solo un luogo dove prendere il sole, ma un posto dove sperimentare esperienze che
toccano le corde dell’anima. Quando entri al Singita fai un viaggio di evasione, spensieratezza,
condivisione e divertimento che ti lascia nel cuore un’emozione nuova. Quando entri all’ S Club
entri in contatto con oggetti che sono appartenuti a persone lontane nel tempo o fisicamente, ne
conosci in qualche maniera la storia. Sempre qui assaggi piatti che sono viaggi per i sensi. Nulla è
statico nei nostri locali, soprattutto le emozioni.

D. Avete in programma di aprire locali anche all’estero? Ritenete che si tratti di un format che
possa conquistare anche audience non italiane?
R. Entrare in mercati stranieri comporta lo studio di nuove strategie imprenditoriali e comunicative, ma, come dimostrano i dati, il Made in Italy, soprattutto per ciò che attiene ai settori food, lifestyle e moda, continua ad essere considerato sinonimo di alta qualità in tutto il mondo. Nel 2016 è stato registrato un incremento del 10% di nuovi franchisee italiani in paesi esteri, con la Spagna al primo posto seguita dalla Francia. L’apertura a nuovi paesi
per noi è una sfida eccitante, ci pensiamo soprattutto per il Singita. Valuteremo ogni singola
proposta con un particolare focus su appeal della location, affidabilità degli imprenditori, ma
anche il feeling che riusciremo ad instaurare con loro. Per quanto riguarda i paesi del
Mediterraneo, al momento le nostre priorità sono le Baleari (Mallorca ed Ibiza) e la Costa spagnola
meridionale, la Grecia, ma anche la Costa Azzurra, il Portogallo, la Croazia e il Montenegro, la
Turchia e il Marocco. Ci interessano molto anche Dubai e Miami per la visibilità del brand che
offrono a livello mondiale e i paesi asiatici (India, Sry Lanka, Maldive, Thailandia, Indonesia,
Malesia, Myanmar, Filippine) per via del fascino esotico incredibile e delle importanti potenzialità
di sviluppo turistico. Sul versante occidentale in qualche isola caraibica, in Messico (anche la costa
del Pacifico), in Costarica, in Brasile e Punta dell’Este in Uruguay. Ovviamente l’Australia. Il mondo
è grande, ma noi non abbiamo fretta. Per il format S Club pensiamo più a scenari entro i confini
nazionali, grandi o piccole città, o al limite europei purché siano luoghi dove si respiri una certa
vivacità culturale.

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