Giovedì 24 alle ore 21 presso l’Admiral Hotel Club di via Domodossola 16 a Milano verrà presentato il libro Fedeli a San Siro ideato, scritto e sudato da Claudio Sanfilippo e Tiziano Marelli edito da Mondadori nella collana Strade Blu, con prefazione di Gianni Mura. Un milanista e un interista puro sangue, di quelli che non ce n’è per nessuno, da tifosi, amici e uomini liberi hanno deciso di mettere insieme trent’anni di tifo calcistico e non solo. Claudio tifa Milan (o tiene al Milan, come direbbe lui), e non saprebbe nemmeno spiegare come sia nata questa passione, tanto gli sembra naturale. Tiziano tifa Inter e anche per lui la fede nerazzurra non ammette spiegazioni, ovvia come una funzione vitale. Calcisticamente su sponde opposte, quindi, che più non si potrebbe. Eppure i due sono amici per la pelle, da quando più di trent’anni fa si conobbero per le scale del condominio dove abitavano, nel quartiere Città Studi di Milano.
Il libro è un dialogo a distanza a colpi di miti, riti (e, perché no, liti), sfottò, equivoci, sofferenze, trionfi, scaramanzie, manie e tic da tifoso milanese. Un derby della penna in cui ognuno mette mano al proprio armamentario di “diavolo” o “serpente” per regalarci una galleria di ritratti comici e struggenti e una girandola di episodi spassosi e bizzarri: i primi calci all’oratorio (al Gallaratese quello di Claudio, a Niguarda quello di Tiziano) e il primo derby a San Siro, indimenticabile come il primo bacio; la torta per il decimo scudetto del Milan – un gigantesco profiterole bianco a forma di stella – commissionata dalla società direttamente alla pasticceria del papà di Claudio; o quella volta in cui proprio Claudio, imbucato a bordo campo come fotografo, irruppe sul terreno di gioco per abbracciare insieme ai compagni di squadra Aldo Serena, autore del gol della vittoria milanista; senza dimenticare quando Tiziano – interista in incognito – ha dovuto partecipare al “chi non salta nerazzurro è” intonato dai suoi colleghi strarossoneri dell’ufficio stampa del Milan (ebbene sì!): «Io saltellavo, ma in realtà non staccavo mai davvero i piedi da terra, quindi non commettevo nessun sacrilegio» ci tiene a precisare.
Fedeli a San Siro – http://fedeliasansiro-derbyblog.blogspot.com/ -è una divertente e (auto)ironica fenomenologia del derby meneghino, “un viaggio nell’epos della pedata” alla milanese, per dirla con Gianni Brera, uno dei numi tutelari cui i due protagonisti-autori sono più devoti, insieme a Rivera e Beccalossi, beninteso. E se le due squadre milanesi la fanno da padrone, la città non è da meno. Così il calcio diventa anche il pretesto per rendere con scanzonata nostalgia un omaggio a una Milano che forse non c’è più, e a quella di oggi, che non sarà proprio come quella che non c’è più, ma che, insomma, tanto male non è. E almeno su questo l’interista e il milanista sono profondamente d’accordo.
Claudio Sanfilippo è nato a Milano il 29 maggio 1960, da quel giorno è milanista. Ha scritto canzoni per Mina, Finardi, Cristiano De André, Bertoli e molti altri. Ha pubblicato cinque dischi, il primo nel 1995, intitolato Stile Libero (Targa Tenco 1996 quale migliore opera prima), l’ultimo alla fine del 2008, Fotosensibile. Al suo attivo anche una plaquette di poesia in italiano e milanese Nel sangh che rüsa ‘l vent (Biblioteca di Ciminiera). Da trent’anni si occupa di comunicazione.
Tiziano Marelli, milanese, interista purosangue dalla nascita (era il 1955) e giornalista professionista da vent’anni, ha esordito nel 1975 a Canale 96, una delle prime radio libere italiane. Due anni più tardi è nella redazione del “Quotidiano dei Lavoratori“, poi caporedattore del mensile “Media Key“, del settimanale “Pubblicità Italia” e inviato del quotidiano “Reporter“. Dal 1992 al 2000 ha lavorato alle relazioni interne ed esterne del Gruppo Fininvest per Publitalia, Milan Athletic Club e Standa. Negli anni ha collaborato con moltissime testate e curato diversi uffici stampa. Attualmente (fra l’altro) scrive per il mensile “L’Europeo” di sport, misteri italiani e cronaca nera, ed è consulente aziendale esperto in comunicazione.