Materis Paints diventa Cromology e apre in Italia il centro mondiale per la ricerca e la produzione dei coloranti.
Una nuova squadra tutta italiana e 25 milioni di euro investiti in 5 anni nello sviluppo aziendale. Un eccellenza che ha sede in Toscana nel comune di Porcari (Lu).
Una squadra di lavoro tutta italiana, guidata dal nuovo Dg e Ad Massimiliano Bianchi, un centro mondiale a Porcari per ricerca e produzione dei coloranti, 25 milioni di euro investiti negli ultimi 5 anni per lo sviluppo aziendale. E così che si presenta Cromology Italia (ex Materis Paints), azienda produttrice di vernicianti con marchi storici come MaxMeyer e Duco che, anche attraverso il cambio del nome, esprime la volontà di focalizzarsi sul proprio core business ovvero la scienza del colore al servizio della protezione e della valorizzazione del proprio modo di abitare, un’alleanza tra tecnica ed estetica per diventare punto di riferimento per le pitture professionali.
In Italia Cromology, con oltre 120 milioni di fatturato, 500 dipendenti, un Hub logistico e due stabilimenti produttivi che occupano una superficie 80 mila metri quadrati, punta a crescere nei prossimi 3 anni per rinforzare la quota di mercato e la sua posizione di leader. In un periodo (2013 – 2015) dove il mercato è sceso del 2% il fatturato dell’Azienda ha tenuto e la quota di mercato è passata dal 22,5% al 23,2 (fonte: Assovernici).
Per ottener questi risultati Cromology ha puntato su innovazione e servizio al cliente: a Porcari è per esempio presente il Global Center of Excellence Tinting che coordinando tre team internazionali, per tutto il mondo, studia e produce pigmenti e soluzioni per i coloranti utilizzati. “La sede di Porcari è stata scelta grazie al know how che da sempre abbiamo in questo settore così specifico tanto che il Gruppo ha investito solo nell’ultimo anno oltre 1 milione di euro. Per i coloranti abbiamo investito in una linea di produzione specifica che utilizza uno speciale imballo flessibile. L’innovazione è per noi un investimento strategico”, commenta Massimiliano Bianchi,”il 25% delle fatturato è generato da prodotti sviluppati negli ultimi 3 anni. Con prodotti come i nostri, soprattutto nel settore professionale, è il servizio post vendita che fa la differenza che si concretizza nella formazione tecnica e manageriale sia presso il cliente sia in azienda. In questa direzione vanno iniziative come Cromocampus che grazie ai webminar o i corsi in aula ha già “formato” oltre 3500 professionisti dell’edilizia e del colore come rivenditori, applicatori, progettisti e tecnici-commerciali”.
La multicanalità è uno degli asset principali dell’Azienda grazie a marchi con target diversi e specifici canali distributivi: negozio indipendente (retail tradizionale), grande distribuzione e i 13 negozi di proprietà Colori di Tollens Bravo, rete di distribuzione integrata, dedicata al mondo dell’edilizia leggera.
Nove i brand della famiglia Cromology: MaxMeyer, il più conosciuto del settore con oltre il 70% di notorietà, Duco, lo specialista del Muro, Baldini Vernici, la linea dedicata a professionisti e privati con un ottimo rapporto qualità/prezzo, Tollens, fortemente orientato ad una clientela professionale, Settef con una gamma di prodotti in grado di risolvere qualsiasi problematica della facciata, Cepro, la linea di prodotti Settef a base calce, Viero per risolvere le principali patologie della facciata, Lo Specialista di Mistercolor per il segmento del fai da te specializzato, la linea Mistercolor per la grande distribuzione despecializzata.
Cromology italia fa parte del Gruppo Cromology, uno degli attori nel mercato delle vernici a livello mondiale e ha la leadership nella produzione e vendita di pitture nel Sud Europa. Presente in modo diretto in 9 paesi (Argentina, Belgio, Francia, Italia, Marocco, Portogallo, Spagna, Svizzera e Turchia), il Gruppo ha fatturato globale 2015 di 800 milioni di euro circa ed è presente con i propri prodotti in oltre 50 paesi del mondo. Cromology ha nel mondo 13 siti produttivi, 4000 dipendenti, 10 laboratori di R&S con oltre 100 ricercatori e tecnici, 8 piattaforme logistiche.