Investimenti crescenti in Italia e all’estero per il Gruppo Menarini, che a Berlino ha inaugurato alcuni nuovi edifici del sito di Berlin Chemie-Menarini.
Si tratta di 5 nuove strutture, alcune create ex novo, altre ristrutturate, per un investimento totale di 60 milioni, su una superficie totale di 14.000 metri quadrati. I lavori presentati sono stati: la nuova mensa aziendale che ha 250 posti a sedere e potra’ servire sino a 650 pasti al giorno; il reparto farmaceutico per lavoratori appartenenti alle categorie protette, dove saranno impiegati 35 lavoratori e 5 assistenti e dove sono presenti oltre alle aree di lavorazione anche tutti gli spazi destinati alla socialita’ e alla ricreazione; il secondo accesso all’area di Berlin Chemie, inclusa la relativa accettazione dei visitatori, ingresso riservato per lo piu’ all’ingresso e uscita merci; una nuova costruzione dedicata alle attivita’ di Controllo Qualita’ dove saranno impiegati 80 dipendenti e centralizzate tutte le attivita’ di controllo qualita’ dell’azienda; un edificio per i servizi tecnici che ospitera’ le officine necessarie per lavori di manutenzione e supporto ai processi di produzione, in cui lavoreranno 40 persone. Quella di Berlin Chemie nella capitale tedesca e’ una delle sedi dell’azienda che, dal 1992, e’ stata acquisita da Menarini e ha
segnato ininterrottamente l’espansione del gruppo farmaceutico Italiano in Germania e nei paesi piu’ importanti del Centro e dell’Est Europa, e nell’area del Caucaso.
Grazie a queste filiali il Gruppo Menarini e’ oggi presente in piu’ di 130 paesi al mondo. “Il 2016 e’ stato un anno di grandi investimenti per il Gruppo Menarini”, hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, rispettivamente presidente evicepresidente del Gruppo Menarini. “Siamo un’azienda con un cuore italiano con una visione sempre piu’ internazionale. Lo dimostrano i recenti investimenti in Italia di VaxYnethic e Lodichem, che abbiamo affrontato nei mesi scorsi, rispettivamente nel campo dei vaccini e della produzione di principi attivi farmaceutici, che si
affiancano al progetto di ristrutturazione ed ampliamento di Berlin Chemie. La nostra sfida dal 1992, anno dell’acquisizione di questa azienda statale prima appartenente alla DDR, e’ stato mantenere management locale molto esperto del mercato tedesco, cui trasmettere anche la visione imprenditoriale italiana, improntata all’internazionalizzazione”.