Expo ha portato indubbiamente più business, la nascita di nuove imprese, l’avvio di startup, più posti di lavoro (anche se stagionali) ma per le imprese il 2015 ha incrementato le loro insicurezze e incertezze nel futuro
I dati emergono da alcune indagini della Camera di commercio di Milano.
In occasione di Expo, 80 mila imprese, una su tre a Milano, hanno realizzato apposite iniziative e l’8% hanno organizzato almeno una presentazione dei propri prodotti legata alla manifestazione.
E’ cresciuta la valutazione qualitativa (punteggio 8) di Milano da parte dei turisti apparsa come città accessibile e attrattiva. Uno su due turisti è arrivato proprio per l’esposizione. Uno su dieci ha visitato anche altre città d’Italia, prime Venezia e Roma. La spesa media effettuata è stata di circa 300 euro, albergo escluso. Da Cina, Usa e Giappone sono arrivati i turisti più ottimisti verso Milano ormai considerata una città da non perdere.
A Natale si è registrato un numero di turisti stranieri doppio rispetto al 2014 che vorrebbero visitare Milano, a testimonianza dell’effetto Expo che aleggia ancora sul capoluogo lombardo.
Imprese.
Mentre cresce in numero delle imprese a Milano, l’economia lombarda nel 2015 è andata a due velocità per numero di imprese rispetto all’anno precedente. In regione sono circa 816 mila imprese, +0,2%, a Milano le imprese crescono (da 288 mila a 293 mila, +1,6%) e anche a Monza (63 mila, +0,3%). Stabili a Bergamo (86 mila imprese, -0,2%), Lecco (24 mila, -0,2%), Varese (62 mila, -0,1%). In calo Brescia (108 mila, -1%), Lodi (15 mila, -0,8%), Pavia (43 mila, -0,6%), Como (43 mila, -1,7%), Cremona (27 mila, -1,4%), Mantova (38 mila, -1,5%), Sondrio (14 mila, -1,4%).
In tutto questo ci sono state mille assunzioni in più nel 2015, 45 mila entrate e 44 mila uscite. Una impresa su sette ha assunto nuovi dipendenti (15% rispetto a 11% del 2014).
Le imprese straniere a Milano sono 42 mila, in crescita rispetto alle 38 mila del 2014 e alle 36 mila del 2013. In Lombardia sono circa 93 mila rispetto alle 88 mila di un anno fa. Tengono le imprese di italiani a Milano, che passano dalle 250 mila alle 251 mila, ma calano in Lombardia da 727 a 722 mila. I titolari stranieri in regione sono soprattutto egiziani, cinesi, marocchini e rumeni. In Lombardia 18 mila guidate da donne, di cui 8 mila a Milano.
Studiare a Milano piace agli stranieri, ma chiedono più servizi e meno burocrazia. Sono circa 20 mila, il 10% degli studenti a Milano, di cui 5 mila con programmi di scambio. Al 17% piacciono moda e design, il 12% chiede di usare più inglese anche nella segnaletica. Dopo Milano non perdono Como nel 36% dei casi. Il 36% vorrebbe restare a Milano anche dopo gli studi. In Lombardia si registra la metà dell’affluenza totale italiana di imprese straniere. Sono 5.600 imprese partecipate da multinazionali estere che danno lavoro a 560 mila dipendenti per un giro d’affari intorno a 255 miliardi di euro. Il 43% delle imprese estere nel Paese ha sede in Lombardia e il fatturato corrisponde al 48%. In dieci anni crescono i Brics (Cina, India, Russia, Brasile, Sudafrica), il cui peso è passato da 0,4% al 9,3%.
Immobili.
In cinque anni si sono gli immobili di pregio e non si sono rivalutate. bene gli immobili di via Solferino e corso Garibaldi, tengono Sarpi, Procaccini e Castello. In dieci anni ha acquistato valore San Vittore, Washington – Vesuvio, Solferino, Piazza Castello, Fiera – Monterosa. In centro comprar casa costa 10 mila euro al mq, sui Bastioni 7.500, in Circonvallazione 5 mila, nel Decentramento 3 mila, per una media milanese di 4.800. Calano i prezzi del 2% nel 2015, le compravendite crescono del 5%.
Moda.
La moda a Milano riguarda 9 mila imprese e 73 mila addetti. Indotto da 15 milioni per gli albergatori nella settimana della moda.
Sicurezza.
Dopo Parigi il 60% dei milanesi ha più paura, il 20% vorrebbe più intelligence e indagini. Le imprese apprezzano gli stranieri, circa una su due ha addetti nati all’estero, scelti per maggiore adattabilità.
Imprese dall’estero, in Lombardia la metà dell’Italia. Sono 5.600 imprese partecipate da multinazionali estere che danno lavoro a 560 mila dipendenti per un giro d’affari intorno a 255 miliardi di euro. Il 43% delle imprese estere nel Paese ha sede in Lombardia e il fatturato corrisponde al 48%. In dieci anni crescono i Brics (Cina, India, Russia, Brasile, Sudafrica), il cui peso è passato da 0,4% al 9,3%.
Infine Milano resta capofila dell’innovazione in Italia con quasi 17mila imprese su un totale nazionale di 152mila, un quarto degli addetti del settore (216mila su 829mila) e dei brevetti nazionali depositati (oltre 2mila su 9mila). E il fatturato nazionale di 177 miliardi di euro annui si concentra in Lombardia (87 miliardi) e soprattutto a Milano (70 miliardi).