Oggi inizia il Ramadan 2014. Per un intero mese anche gli 1,5 milioni di musulmani residenti in Italia praticano la purificazione, la preghiera e il digiuno dall’alba al tramonto. E solo dopo il calar del sole possono gustare i cibi e le bevande della tradizione araba, a partire dal tipico latte arabo fermentato. Caratterizzato dalla consistenza simile a quella dello yogurt e dallo spiccato sapore acido, il laban (chiamato anche labe, abdug o ayran) bevanda dissetante e usato come ingrediente per realizzare le salse tipiche della cucina maghrebina e mediorientale, che vengono servite con il cuscus e la carne arrosto.Durante il Ramadan il latte arabo fermentato viene preparato in ogni casa e venduto nei mercati e dagli ambulanti lungo le strade. Ma da qualche tempo può essere acquistato, fresco e già confezionato, anche nei punti vendita della distribuzione moderna italiana. Merito di alcune imprese lattiero-casearie italiane, che hanno iniziato a produrlo in Italia, sfruttando la qualità e la freschezza del latte appena munto, confezionandolo in comodi packaging e rendendolo disponibile nei supermercati, nei discount e nei negozi etnici di tutto il paese. Per Assolatte – www.assolatte.it – la produzione in Italia del latte arabo fermentato è solo una delle azioni attuate dalle imprese lattiero-casearie per soddisfare le richieste dei consumatori musulmani e offrire loro dei prodotti freschi, controllati e sicuri. Sempre per rispondere alle esigenze dei consumatori stranieri alcune aziende lattiero-casearie hanno inserito sui loro prodotti le etichette in arabo e hanno richiesto la certificazione halal, che attesta la conformità dei prodotti alimentari alle regole dell’Islam. Nata nel 1945, Assolatte è I’associazione delle imprese italiane che operano nel comparto lattiero caseario. Le imprese che aderiscono ad Assolatte rappresentano, in termini di fatturato, oltre il 90% dell’intero comparto industriale nazionale del settore lattiero caseario.