Olio made in Italy: per Alleanza Cooperative italiane gli Usa continuano a diffamare.
“Proprio mentre il ministro Martina dichiara come oggi siamo senza dubbio il Paese che più investe in azioni contro l’agropirateria e per un sistema di controlli efficaci lungo tutte le filiere, dalla sottocommissione Agricoltura Usa arrivano dichiarazioni che suonano come una beffa nei confronti della sicurezza del nostro olio”.
Lo ha detto Elia Fiorillo, coordinatore del settore olivicolo dell’Alleanza delle Cooperative italiane, che ha aggiunto: “La commissione della Camera americana ha infatti espresso preoccupazione «per le notizie che invariabilmente danno conto di olio d’oliva adulterato ed etichettato in maniera fraudolenta importato negli Stati Uniti e venduto ai consumatori americani”.
“La posizione Usa sul tema è ingiusta e fortemente penalizzante nei confronti del nostro made in Italy”, ha proseguito Fiorillo, “e fa il paio con le quattordici vignette diffamatorie pubblicate qualche tempo fa sul Times, che mostravano un’Italia vocata a delinquere nel campo dell’olio d’oliva. Si tratta di un atteggiamento diffamatorio, proprio sul nostro primo mercato di sbocco extra-Ue, che non ci può lasciare indifferenti: per opporre la nostra ragione a questi stereotipi diffamanti abbiamo bisogno di una seria campagna di controinformazione che assicuri i consumatori americani sulla bontà del vero made in Italy”.