Oscar. Ma quanto vale?

Oscar_namingdi Carlo Faricciotti. Quanto vale un Oscar? In sé, la statuetta placcata oro vale circa 400 dollari. Molti più alte le cifre per quanto riguarda gli incassi: già la candidatura infatti è un ottimo moltiplicatore, per non parlare dell’eventuale vittoria. Anche se non esiste una formula matematica precisa, è possibile delineare una legge generale. A rendere più semplici i calcoli, due fattori: il fatto che per concorrere i film debbano uscire negli Usa entro il 31 dicembre dell’anno prima e l’uso della categoria “miglior film” come riferimento.

Ma non è così semplice. Innanzitutto perché i film ad alto budget e impatto spettacolare, i cosiddetti blockbuster (The Avengers, Skyfall, Il cavaliere oscuro-Il ritorno) con gli Oscar hanno poco a che spartire, al massimo correndo nelle categorie tecniche (effetti speciali, sonoro etc). Un semplice confronto: sommando gli incassi delle nove pellicole in lizza quest’anno come miglior film si ha un totale, per ora, di 615 milioni di dollari. The Avengers (candidato solo per gli effetti visivi) ha guadagnato 623 milioni negli Usa e un miliardo in tutto il mondo. Anche per film come Il signore degli anelli-Il ritorno del re o The Departed gli Oscar vinti, tanti, sono stati più ciliegina sulla torta che spinta propulsiva: il primo aggiunse 39 milioni ai 337 già incassati, il secondo 10 ai 121 già incamerati. Il citato effetto moltiplicatore vale soprattutto per le pellicole piccole, le sorprese e i film d’autore che grazie alle candidature ottengono più sale in cui essere viste: Shakespeare in love valeva 36 milioni, dopo gli Oscar vinti 100. Analogo discorso per The Artist o Il discorso del re o The Millionaire, per i quali le statuette furono benzina nel motore.

Fatte tutte queste premesse, usiamo come cavia il film di Spielberg, Lincoln, uscito negli States il 9 novembre 2012. Al 10 gennaio 2013 (giorno dell’annuncio delle sue 12 nomination) aveva già incassato 145 milioni di dollari. Dall’11 gennaio al 24 febbraio, serata dei premi, sarà il periodo in cui Lincoln avrà la maggior risonanza pubblica. Dal 25 febbraio in poi tirerà le somme, influenzando anche le vendite in dvd, sui canali televisivi e così via. A parere degli esperti, dall’11 gennaio al 24 febbraio Lincoln dovrebbe incassare un ulteriore 30%. Dal 25 febbraio a fine corsa l’aumento sarà del 15%  in caso di vittoria nella categoria miglior film, del 5% in caso di sconfitta nello stesso girone. Solo nelle sale Usa quindi l’incasso raggiungerà, in base a questi calcoli, i 200 milioni di dollari.

Anche le star e le televisioni hanno interesse a partecipare a questa gigantesca fiera della vanità. La statuetta come miglior attore o attrice vale infatti almeno un aumento del 20 per cento del compenso per il prossimo film, mentre sfilare sul red carpet con abiti e gioielli griffati frutta da 500mila a 750mila dollari. La ABC, che trasmette lo show in esclusiva, dal canto suo chiede circa 1,5 milioni di dollari per trenta secondi di spot pubblicitario, mettendo così in cassa ogni anno circa 80 milioni di dollari. Non per nulla “there’s no business like showbusiness”.

 

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