Per Intesa Sanpaolo l’economia Italiana è in ripresa

La consueta riflessione di Paolo Mameli, senior economist direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, sui dati Istat rivela che è tornata la fiducia.

Si stanno creando le condizioni per un rimbalzo del PIL dell’ordine di un punto percentuale nel trimestre in corso, e potenzialmente anche molto più ampio nei mesi estivi.

Dati migliori del previsto

I principali indicatori hanno mostrato un miglioramento rispetto al mese precedente tornando ai livelli pre-Covid o raggiungendo massimi pluriennali nel caso del manifatturiero e costruzioni.

La ragione è l’allentamento delle restrizioni anti-Covid, che in media nel mese di maggio è sceso ai minimi da ottobre, ed è atteso ridursi nelle prossime settimane.

La fiducia dei consumatori è salita per il secondo mese a maggio, accelerando a 110,6 da 102,3 del mese scorso.

Il dato è più forte delle attese porta l’indice ai massimi da gennaio dell’anno scorso.

Il miglioramento è trainato dalle aspettative e dal clima economico nazionale, mentre i giudizi sulla situazione corrente e la situazione personale degli intervistati hanno mostrato un recupero ma meno spettacolare.

Incoraggiante anche il calo delle preoccupazioni delle famiglie sulla disoccupazione, scese ai minimi post-Covid.

Maggiori opportunità di acquisto di beni durevoli

L’indice composito Istat sulla fiducia delle imprese è aumentato per il sesto mese consecutivo, accelerando a 106,7 da un precedente 97,9 (rivisto da 97,3 della prima stima): per trovare un valore più elevato occorre ritornare al 2017.

Tutti i macrosettori regisytrano un miglioramento i servizi (da 87,6 a 98,4, molto vicino al 98,8 di febbraio 2020). Il livello del morale è massimo nell’edilizia (153,9 massimo da ottobre 2001).

Nel settore manifatturiero, la fiducia delle imprese è salita più del previsto a 110,2 da 106 di aprile. Si tratta di un nuovo record da novembre 2017.

Sono migliorate tutte le componenti principali dell’indagine, come le aspettative su ordini, produzione, economia, occupazione e prezzi di vendita.

I giudizi sulle scorte di magazzino sono calati a un minimo da febbraio del 2014.

La svolta per l’economia appare già in corso

In sintesi, la tornata di indagini di fiducia di maggio è stata migliore del previsto.

Il recupero del morale di famiglie e aziende potrebbe continuare a giugno-luglio sulla scia dell’allentamento delle restrizioni anti-Covid previsto dall’attuale road-map sulle riaperture.

Tenuto conto dell’intensificarsi della campagna vaccinale, il rischio che il processo possa invertirsi appare contenuto almeno nel breve termine.

Un PIL destinato al rimbalzo

Gli sviluppi recenti ci sembrano coerenti con la nostra stima di un rimbalzo del PIL dell’ordine di un punto percentuale nel trimestre in corso.

Soprattutto, si stanno creando le condizioni per vedere un’accelerazione potenzialmente anche molto ampia nel trimestre estivo, quando l’effetto-riaperture (nel confronto con i tre mesi precedenti) sarà massimo.

Nel complesso, stanno emergendo rischi al rialzo (per ora di entità moderata) sulla nostra attuale previsione sul PIL 2021 (che per il momento si attesta al 3,7%).

 

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