C’è poco da fare il Governo non ha ancora stabilito nulla di preciso. Le imprese grandi, medie e piccole devono ottenere la liquidità e il credito a breve gestito dal fondo di garanzia dello Stato per pagare fornitori e dipendenti.
E’ l’unica strada per non fare morire il tessuto economico del nostro Paese. Poi quando ritorneremo a produrre, i debiti verranno pianificati a trent’anni a tassi agevolati. Ora servono i soldi, ma subito.
A livello europeo è evidente che la Germania non ci sta. Se andasse bene – ma non sarà così – ci potremmo ritrovare tra un numero imprecisato di mesi a dover restituire dai 300 ai 400 miliardi di euro. A chi?
A chi ce li sta prestando. Per cosa? per pagare tutto ciò che il Governo attuale e lo Stato Italiano in genere ha concesso in queste settimane per garantire, imprese e lavoratori.
La gestione delle uscite e delle entrate di uno Stato è simile a quello di una famiglia. Attualmente abbiamo un debito di 2300 miliardi di euro. Se aggiungiamo altri 3/400 miliardi il debito sale.
L’dea degli Eurobond consiste in pratica in una cambiale.Un pagherò che l’Italia fa a chi sta prestando soldi.
E i falchi europei legati agli stati del Nord perchè dovrebbero chiudere per l’ennesima volta un occhio e prestarci altri denari europei visto che sono convinti che negli ultimi dieci anni il nostro governo ha schivato drastiche misure economiche restrittive a fronte di prestiti e concessioni? I falchi non credono più alle nostre promesse anche se affetti da coronavirus.
E’ vero anche che questa occasione di mandare all’aria patti di stabilità e politiche monetarie basate su sacrifici ha fatto danni. E non solo per le politiche economiche e di rilancio italiane. I continui tagli alla spesa pubblica ha provocato il disastro nel comparto della sanità e della ricerca per non parlare di opere pubbliche, forze dell’ordine e istruzione.
Per non parlare delle tasse.. Quindi o va tutto a monte, ovvero si cambia politica monetaria a livello europeo – anche se i vecchi debiti vanno restituiti comunque – e va a farsi benedire l’Euro e l’Europa, o si persevera con le politiche di sacrificio impostata dal gruppo dei falchi del nord europa capitanati dalla banca centrale tedesca.
Come sempre la paralisi di idee forti nei governanti italiani produrrà altri debiti per tutti noi.
E intanto chi stampa moneta a livello comunitario incassa interessi su interessi. In sintesi siamo malati ma nessuno ci regala nulla. Intanto il Governo pena a chi non ce la fa a fare la spesa con altri miliardi.
Un reddito di sussistenza che va bene per l’emergenza ma se non si ritorna a fare girare l’economia la rete di protezione che oggi manteniamo per le famiglie indigenti dovrà essere estesa anche alle micro e piccole imprese.