Prestiti alle imprese italiane con P2P lending. Un’indagine realizzata da BorsadelCredito.it, operatore italiano di peer to peer lending per le PMI, su oltre 3.500 prestatori iscritti sulla piattaforma indica un investimento medio di 20mila euro, un rendimento medio del 5,02% e un aumento del taglio medio del primo versamento del 151% nel corso di soli 3 anni
Il prestatore tipo ha un’età compresa tra i 40-60 anni, è uomo (anche se il taglio medio investito dalle donne è più alto) e risiede a Milano o provincia Nel 2018 BorsadelCredito.it ha registrato una crescita del 150% anno su anno, l’erogato totale ha superato i 50 milioni a dicembre 2018. La corsa di BorsadelCredito.it si inserisce in un contesto che vede l’erogato complessivo del P2P lending superare i 180 milioni di euro nel Q3 2018, segnando un aumento dell’84,6% anno su anno. Sulla base dei dati raccolti, BorsadelCredito.it ha tracciato un identikit di questo investitore evoluto, che va alla ricerca di strumenti alternativi per diversificare il proprio portafoglio. Innanzitutto, gli uomini sono in netta maggioranza: l’82,8% contro il 13,6% delle donne (la parte residuale è composta da persone giuridiche che non sono investitori professionali). Ma le donne hanno un taglio medio d’investimento più alto: 23.539 euro contro 18.949. Le donne tendenzialmente investono in modo più informato, decidono più consapevolmente e si interessano di più agli investimenti, lasciando da parte quelli che ritengono poco comprensibili. E una volta convinte della bontà dello strumento non hanno timore a osare di più.
Se il dato sulla prevalenza maschile non stupisce, è meno scontata l’evidenza generazionale: la concentrazione dei prestatori è massima (56,7%) per le fasce di età comprese tra i 40 e i 59 anni. Gli under 39 sono il 25,9% del totale e gli over 60 il 17,3%. Benché si tratti di uno strumento di investimento completamente digitale e innovativo, non sono (ancora) i Millennials gli investitori tipici del P2P lending di BorsadelCredito.it.
All’aumentare dell’età, aumenta il taglio medio del ticket investito: dai 5.213 euro degli under 29 ai circa 20.000 euro dei quarantenni, si passa ai 28.134 euro degli over 60. Così, nella fascia 40-60 anni si concentra il 63,3% del totale investito nel marketplace e gli over 60 detengono una quota il 24,9% del totale investito. Al di là dell’osservazione su come la capacità di risparmio e dunque la disponibilità a investire aumenti all’aumentare dell’età, questi numeri attestano il fatto che non esista una barriera generazionale all’ingresso nel P2P lending. Inoltre, due interessanti dati correlano sesso ed età degli investitori: considerando solo le donne, nelle fasce 30-39 e over 60 si registrano dei valori di investimento molto superiori alla media. In particolare, tra i trentenni che in media hanno un investimento di poco inferiore ai 10mila euro, le donne si distinguono per un ticket di 14.500 euro. Le over 60, invece, hanno un ticket di 35mila euro contro i 28mila euro della media generale. Quanto all’ammontare dell’investimento, il 76% dei prestatori dell’intero marketplace si colloca in un range compreso tra 1.000 e 50.000 euro, con un taglio medio effettivo di quasi 20.000 euro. Oltre la metà dei prestatori (54%) investe almeno la cifra di partenza consigliata (10.000 euro).
Rispetto al lancio dell’attività nell’anno 2015, il taglio medio relativo al primo versamento (ticket d’ingresso) è aumentato del 151%, dai 4.500 agli 11.300 euro. Un aumento correlato alla maggior awareness maturata nei confronti del Fintech e alla ricerca, sempre più informata, di strumenti finanziari alternativi che possano offrire rendimenti più interessanti e decorrelati rispetto a quelli tradizionali, soprattutto in un momento di mercato permeato da volatilità e incertezza.