“Un incontro senz’altro positivo: finalmente siamo usciti da una fase di stallo in cui pareva che l’ente previdenziale dei farmacisti fosse talmente ingabbiato nella normativa vigente da rendere difficile anche soltanto la ricognizione delle difficoltà esistenti”, dice Maurizio Pace, segretario della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Fofi – www.fofi.it – al termine della riunione che l’Enpaf , ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti – www.enpaf.it – ha convocato con le rappresentanze di tutte le organizzazioni di categoria per discutere di previdenza, assistenza, occupazione e crisi economica del settore. “La decisione di istituire un Osservatorio per la valutazione dei diversi aspetti critici della previdenza professionale è una risposta importante alle osservazioni che avevamo fatto. Siamo consapevoli che l’Enpaf è oggi un ente stabile e con criteri di equilibrio cui rispondere, ma non si può rimandare oltre la ricerca di soluzioni per le necessità dei colleghi che hanno inquadramenti contrattuali differenti, i Co.co.co e gli altri contratti atipici, i titolari di parafarmacia e i disoccupati” prosegue Pace. “L’attuale consiglio di amministrazione, in scadenza, si è anche impegnato a valutare nel prossimo Consiglio nazionale la possibilità di rimodulare il contributo di solidarietà e le prestazioni che ne derivano. Se l’Enpaf vuole continuare a raccogliere tutti i farmacisti, è fondamentale che tutte le componenti professionali abbiano un ruolo nella vita dell’ente e siano al centro della sua politica con i loro bisogni specifici”, conclude il segretario della Fofi.