Saranno più di 100 le città collegate in diretta satellitare e streaming al Professional Day che si terrà domani 19 febbraio alle 10, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma. Un’assemblea virtuale dei professionisti italiani, chiamati a testimoniare l’importanza delle libere professioni per lo sviluppo del Paese durante il quale i rappresentanti di tutti i partiti politici si confronteranno sulle idee per il Paese degli Ordini professionali.
Il difficile momento storico ha indotto nuovamente i professionisti ad aprire un dialogo pubblico sulle prospettive di crescita del Paese e sul ruolo che i 2.300.000 iscritti agli Ordini e ai Collegi professionali svolgono quotidianamente a supporto della Pubblica Amministrazione, ma soprattutto degli italiani. Oggetto di discussione delle tavole rotonde dei lavori della giornata organizzata da CUP, AdEPP e PAT saranno infatti lavoro e welfare, giustizia legalità economia, ambiente e sicurezza e salute: i professionisti italiani sono il veicolo per rappresentare ai politici il pensiero dei cittadini, e per produrre una critica costruttiva al sistema. Cittadini che hanno bisogno di veder tutelati i loro diritti, che possono essere garantiti realmente solo da chi si applica quotidianamente per trovare soluzioni concrete, e non solo teoriche, per rilanciare il Paese:
• Lavoro e welfare. Previdenza e lavoro sono vasi comunicanti. Non c’è previdenza senza lavoro: per questo i professionisti italiani devono essere sostenuti in tutta la loro vita lavorativa. Con un regime fiscale adeguato si possono liberare risorse da investire per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese e del lavoro. Mondo del lavoro che ha urgente bisogno di semplificazione e sburocratizzazione, ma anche della diminuzione della pressione fiscale sulle aziende, affinché possano assumere nuovi lavoratori: l’attuale costo del lavoro soffoca le realtà produttive del tessuto economico italiano.
• Giustizia, legalità e carceri. Tutti gli indicatori individuano in questi tre temi altrettanti freni allo sviluppo del sistema Paese, senza che finora si sia trovata una soluzione efficace. 9 milioni e mezzo di processi pendenti, 130.000 prescrizioni nel penale, 47.000 posti nelle carceri per oltre 65.000 detenuti sono solo alcuni numeri che rendono evidente l’”emergenza cronica”. Le professioni impegnate in questi settori da tempo sostengono che, in virtù delle specifiche competenze anche acquisite con il lavoro quotidiano, un loro diretto coinvolgimento in termini di analisi, proposte e operatività sia fondamentale per ripristinare il rispetto dei principi fondamentali della Costituzione.
• Ambiente e sicurezza. Le professioni dell’area tecnica lanciano 11 proposte a costo zero su ambiente e sicurezza per ripensare e rigenerare lo sviluppo e l’occupazione del nostro paese. Sono riforme indirizzate alla crescita e all’innovazione, che le professioni pongono all’attenzione delle forze politiche in un’ottica di condivisione.
• Salute. La progressiva dismissione del Servizio Sanitario Nazionale e la riduzione delle risorse dedicate alla tutela della salute dei cittadini pregiudicano un bene e un diritto. La salute può essere garantita solo quando i professionisti sono nelle condizioni di dare il proprio contributo, fatto di competenze e di formazione continua.