Quando il brand si identifica nella mascotte
20 esempi vincenti in un’infografica

 

Da Miss Chiquita a Calimero, da Coccolino fino ad arrivare a Justin Price. Nate originariamente per portare fortuna alle squadre sportive di calcio americane, le mascotte con il passare degli anni sono diventate sempre più il simbolo di brand e aziende operanti in settori differenti: penumatici, prodotti per l’igiene, alimentari, eventi, articoli per la casa, abbigliamento e – ultimi in ordine di tempo – siti web.

 

Dal 1898 al 2013, personaggi come l’ippopotamo azzurro Pippo, l’indimenticabile calciatore snodato dei Mondiali di Italia ’90, il forte marinaio col pallino dell’igiene Mastrolindo, l’atletico coniglietto rosa della Duracell e tanti altri sono stati scelti come mascotte dalle aziende italiane ed estere per conquistare con la loro personalità il pubblico di adulti e bambini che fruiscono dei prodotti e servizi che rappresentano.

 

Comparameglio.it, sito web di comparazione, ha realizzato un’infografica (http://www.comparameglio.it/le-mascotte-che-hanno-fatto-la-storia-infografica/) dedicata proprio alle 20 mascotte che hanno fatto la storia della pubblicità. L’ultima in ordine di tempo è Justin Price, un saggio e intelligente procione che Comparameglio.it ha scelto per rappresentare la mission del portale: aiutare gli utenti a far quadrare i conti e a risparmiare sulle coperture assicurative in virtù dell’esperienza della mascotte presso la Banca di Londra.

 

Nell’infografica figurano poi Bibendum, meglio conosciuto come l’omino Michelin, nato in Francia nel 1898 e premiato come “Miglior Logo della Storia” dal Financial Times; Calimero, il pulcino nero con il guscio in testa ricordato da piccoli e grandi per le sue manie di persecuzione e per il motto “È un’ingiustizia però!”; Coccolino, il tenero orsetto scelto alla fine degli anni ’70 per identificare l’omonima marca tedesca di ammorbidente per panni; o ancora l’uomo dai guanti bianchi, emblema della marca italiana di liquirizie Tabu e ispirato al musicista statunitense del film “Il cantante di jazz” (1927), Al Jolson.

 

Mentre le mascotte stanno riacquistando una straordinaria importanza nel marketing grazie all’uso dei social network da parte delle aziende e si moltiplicano sul web le idee per avvicinare i clienti al brand, l’infografica realizzata da Comparameglio.it offre dunque 20 ottimi esempi di comunicazione efficace in questo senso, presentando per ciascuno di essi la storia, la personalità e i valori. Elementi che, se progettati per essere coerenti con il marchio, suscitano riescono a colpire l’interesse del pubblico a cui i prodotti e i servizi si rivolgono, oltre a dare un tocco di

creatività e affezione al brand.

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