Real estate: Assoimmobiliare chiede al governo di correggere il decreto enti previdenziali per come è formulato nella bozza. Secondo l’associazione il decreto contiene troppi limiti agli investimenti delle casse nel real estate, secondo l’associazione.
La proposta dell’esecutivo punta a contenere entro il 30% gli investimenti immobiliari e questa soglia concorre anche al limite del 35% in investimenti in beni diversi dagli strumenti quotati. Per l’associazione delle imprese del real estate “questa disciplina dei limiti di investimento, dai testi disponibili, rappresenta un’involuzione del testo iniziale del decreto”. Assoimmobiliare chiede anche un tempo più’ lungo per consentire alle casse previdenziali che non rispettano questi limiti di adeguarsi. La proposta e’ di distinguere “gli investimenti immobiliari diretti nella misura previamente indicata del 20% delle risorse complessive dell’ente”.
Inoltre, prosegue l’associazione “sarebbe auspicabile incrementare il termine dei dieci anni di cui al regime
transitorio, e dunque prevedere – anche in forza di un intervento normativo sul punto – un’estensione del grace
period di almeno ulteriori 5 anni per non far concentrare l’immissione sul mercato di ‘prodotto’ immobiliare degli
enti, dello Stato e dei privati”.