‘Il segnale che vorrei dare è che il Paese si sblocca: l’Italia cresce davvero se ripartono gli investimenti e le infrastrutture. Il nostro obiettivo è sbloccare, sbloccare, sbloccare”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi lasciando il cantiere della ”Nuvola” di Massimiliano Fuksas finalmente in via di ultimazione.
Peccato che il cantiere ha un ritardo di cinque anni sulla sua iniziale data di consegna. Dislocato all’Eur il nuovo centro congressi “Nuvola” sembra una gigantesca astronave sospesa nell’aria per la quale ci sono voluti oltre 15 mila metri quadri di telo trasparente che rivestiranno il nuovo centro congressi progettato Fuksas.
Dopo mille intoppi e altrettanti rinvii, la data dell’inaugurazione è fissata per fine maggio 2016, con la possibilità di slittare al massimo di un paio di settimane, ovvero entro la prima decade di giugno. Alla vigilia, cioè, del primo turno delle amministrative. Con il risultato che a tagliare il nastro della più grande opera contemporanea del terzo millennio dopo l’Auditorium di Renzo Piano non sarà il sindaco che verrà, ma più probabilmente il presidente del consiglio azionista di maggioranza (attraverso il ministero dell’Economia) di Eur spa, la società che gestisce tutti gli immobili del quartiere razionalista a sud della capitale.
“E’ un segnale di ripartenza per la città”, ha detto il premier Renzi. “Sono qui per dire che finalmente è la volta buona perché la Nuvola diventi operativa e elemento di attrazione, ma è anche un messaggio ai giovani architetti e alle aziende”. Renzi ha poi assicurato che sarà presente al taglio del nastro inaugurale al fianco di quello che sarà il futuro sindaco della capitale o, a seconda dei tempi, con lo stesso commissario straordinario Francesco Tronca che lo ha accompagnato nella visita.