Hybris, fornitore della piattaforma a supporto del commercio omni-canale – www.hybris.com – ha divulgato i risultati di uno studio commissionato a Forrester Consulting dal titolo “Verso la maturità dei CSP (The Path to Commerce Service Provider Maturity)”. Obiettivo dell’indagine: comprendere le attuali necessità dei leader dell’e-commerce e definire le linee guida per l’evoluzione dei commerce service provider (CSP).Lo studio – http://www.hybris.com/en/forrester-study – effettuato attraverso un’indagine quantitativa su 156 professionisti del marketing, dell’It e dell’e-commerce di aziende europee con almeno 20 milioni di dollari di fatturato online (e un’ulteriore indagine quali-quantitativa condotta su senior executive di 21 aziende CSP europee), mostra che il 56% dei decisori e-commerce, di livello senior, collabora attivamente con un commerce service provider; il 12% lo ha fatto in passato e il 21% non se ne è mai servito, ma pensa di farlo nei prossimi quattro anni.
Per Frank Schoutissen, vice president channel di Hybris, il ricorso ai CSP può essere attribuito alla crescente complessità del concetto di ‘commerce’ e al bisogno delle aziende di raggiungere il cliente attraverso più canali e touch point. “Il volto del commerce cambia rapidamente e i consumatori sono alla ricerca di modalità d’acquisto, online e offline, sempre più flessibili e dinamiche”, dice Schoutissen. “Di conseguenza, per molte aziende non è semplice adeguare le proprie soluzioni e-commerce a tali aspettative. I CSP rappresentano per tanto un asset importante, un modo per arricchire la propria tecnologia e rispondere meglio alle richieste dei clienti. hybris si impegna a garantire partner d’eccellenza, affinché i nostri clienti possano contare su CSP capaci di soddisfare le loro esigenze più specifiche”.
Secondo lo studio, circa il 90% dei CSP intervistati ritiene che l’aumento della complessità dei servizi di commerce erogati sia dettato da esigenze di multi-canalità. Per comprendere meglio come stimolare le vendite, le aziende tendono oggi ad adottare una visione d’insieme: l’e-commerce non è più considerato un canale isolato e il mobile commerce ha assunto grande importanza. Il 59% degli intervistati afferma di essersi rivolto a un CSP per supportarne la crescita e favorire l’integrazione di questo canale con gli altri.
Secondo lo studio Forrester “il crescente fatturato proveniente dall’e-commerce sottintende una posta in gioco sempre più alta. Per tanto, i responsabili e-commerce tendono ad affidarsi sempre più a partner che li assistano nella selezione e nell’implementazione delle proprie tecnologie e che li supportino anche dal punto di vista strategico e della customer experience”. Infine, Forrester dichiara: “Sulla carta, i commerce service provider hanno opportunità enormi, ma parecchi di loro non hanno ancora un grado di maturità tale da riuscire a rispondere alla domanda del mercato. I CSP devono ritagliarsi una propria nicchia, sia essa in ambito retail, high tech, consumer, healthcare o telco. Vantare un’expertise in un settore specifico è fondamentale: è proprio questo che richiedono i clienti. Essere dei tuttofare privi di specializzazione non è una strategia vincente: i retailer si aspettano competenze specifiche relative all’online, alle operazioni in-store e alla gestione della supply chain, mentre i produttori richiedono supporto per la gestione dei canali, l’integrazione ERP e le field sales”.
Hybris aiuta le aziende di tutto il mondo a vendere più prodotti, servizi e contenuti digitali attraverso ogni canale, dispositivo e touch point . Più di 500 aziende nel mondo hanno scelto hybris, sia in ambito B2B – tra queste, W.W.Grainger, Rexel, General Electric, Thomson Reuters e 3M – sia in ambito consumer, inclusi Toys“R”Us, Metro, Bridgestone, P&G, Levi’s, Nikon, Galeries Lafayette, Migros, Nespresso e Lufthansa. In Italia hanno scelto hybris: Indesit, Pirelli e MarcoPoloShop.